Cos’è una crisi ipertensiva? Come riconoscerla e cosa fare? Sono domande che chi soffre di pressione alta dovrebbe porsi, per poi memorizzarne la risposta ed agire di conseguenza. L’ipertensione arteriosa infatti è una condizione cronica, che nel corso degli anni se non trattata arreca danni pericolosi ai vasi sanguigni e ad altri organi, ma può avere anche un’evoluzione rapida, con un picco improvviso in cui i valori si alzano tantissimo mettendo a rischio la vita di chi ne è colpito. E’ in questi casi che si parla di crisi ipertensiva, per la quale va apportata una gestione accurata. Si tratta di una situazione di emergenza.
Crisi ipertensiva definizione e valori
E’ possibile che la pressione sanguigna salga d’improvviso. Quando durante la misurazione della pressione si ottiene una lettura della sistolica pari o superiore a 180 mmHg o una diastolica di 110 mmHg o più si parla di crisi ipertensiva. Per sicurezza è opportuno attendere 2 minuti e poi, cercando di mantenere la calma, effettuare una nuova misurazione. Se il dato è confermato occorre correre ai ripari, con un trattamento medico di emergenza o -se non se ne hanno a disposizione- è necessario farsi accompagnare in un pronto soccorso. Più raramente possono verificarsi crisi ipertensive a livelli più bassi in pazienti la cui pressione arteriosa non era mai stata in precedenza alta.
Sintomi di crisi ipertensiva
Livelli così alti di pressione non sempre purtroppo danno dei sintomi. Laddove si manifestano possono essere i seguenti (uno solo o più contemporaneamente):
- Forte mal di testa
- Fiato corto (difficoltà di respirazione)
- Epistassi (sangue dal naso)
- Stato di ansia grave
Terapia
Il trattamento da effettuare in emergenza generalmente richiede la somministrazione di farmaci per via orale, mirati ad abbassare rapidamente la pressione, anche se tal volta è necessaria un’ospedalizzazione. Una lettura della pressione sanguigna di 180/110 o superiore richiede infatti un’immediata valutazione, in quanto può aiutare a gestire-con la terapia più appropriata- eventuali danni d’organo.
Rischi
Le conseguenze della pressione arteriosa non controllata e di una crisi ipertensiva possono essere gravi e comprendono:
- Ictus
- Perdita di conoscenza
- Perdita di memoria
- Attacco di cuore
- Danni agli occhi e perdita della vista
- Danni ai reni e perdita della funzionalità renale
- Dissezione aortica
- Aneurisma
- Angina (dolore toracico instabile)
- Edema polmonare (liquido nei polmoni)
- Eclampsia
Cosa fare in caso di crisi ipertensiva
Se si ha una pressione sanguigna massima di 180 o superiore e la minima pari a 110 o più e si hanno sintomi di un possibile danno d’organo (dolore al petto, mancanza di respiro, mal di schiena, intorpidimento / debolezza, cambiamenti nella visione, difficoltà nel parlare) non aspettare per vedere se la pressione scende da sola: è necessario assumere i farmaci per abbassarla e contattare il 118, o in alternativa farsi accompagnare da qualcuno al pronto soccorso. E’ sconsigliato guidare per cercare di andarvi in autonomia. A chi viene diagnosticata l’ipertensione il medico curante dovrebbe descrivere sempre questa eventualità, magari con dettagli personalizzati e le indicazioni/ prescrizioni per i farmaci giusti da assumere.
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Foto: Thinkstock
Fonte: Heart.org