Le donne sono meno informate rispetto agli uomini su quelle che sono le implicazioni e l'incidenza delle malattie cardiache che riguardano il loro sesso.
Un’indagine condotta negli Stati Uniti e partita nel 1997 ha infatti rilevato che solo il 30% delle donne sapeva che le malattie cardiache sono la principale causa di morte nel sesso femminile. Nel corso degli anni successivi, grazie a campagne di sensibilizzazione ed informazione, le statistiche hanno riferito che la consapevolezza è aumentata, ma solo fino a toccare, nel 2006 il 57% delle donne.
Ancora, tra le più giovani, è diffusa la certezza che il tumore al seno sia la prima causa di morte tra le donne, mentre invece tale primato spetta proprio agli attacchi cardiaci.
La conseguenza principale, messa in luce da questa ricerca consiste nel fatto che in caso di malesseri causati dal sopravvenire di un attacco cardiaco solo il 53% delle donne contatterebbe immediatamente le strutture mediche di soccorso.
Così come è statisticamente meno facile, rispetto agli uomini che esse individuino immediatamente, in sintomi come un innalzamento della pressione o un forte dolore al petto, i segnali di un attacco di cuore.
E’ vero però che spesso, come afferma la dott.ssa Pamela Marcovitz, direttore del Ministrelli Women’s Heart Center del Beaumont Hospital a Royal Oak nel Michigan, una delle ricercatrici coinvolte nello studio, i sintomi nella donna possono talvolta variare, e presentarsi anche in forma di nausea e rigidità della mascella.
Sempre a causa della scarsa conoscenza del fenomeno, poco più della metà delle donne si sottopongono a visite e controlli preventivi anche semplici come il monitoraggio della pressione sanguigna.