Malattie cardiovascolari e polveri sottili

di Redazione

I tassi di mortalità tra le persone esposte alle polveri sottili sono due volte più elevati di quello che si era precedentemente pensato.

emissioni

Una nuova valutazione di studi e ricerche realizzati fino ad oggi sul collegamento tra le polveri sottili e le malattie cardiovascolari rileva che i tassi di mortalità tra le persone esposte alle micro particelle sono due volte più elevati di quello che si era precedentemente pensato.

Dan Greenbaum, presidente di un organismo non governativo statunitense, Health Effects Institute, ha spiegato che l’analisi è stata compiuta negli Stati Uniti, su ben 116 città americane dove era stata rilevata la più alta concentrazione di polveri sottili, tra le quali la periferia di Los Angeles, la Central Valley in California, Atlanta e Pittburgh.


Riesaminando i dati precedentemente ottenuti si è scoperto come il rischio di maturare una condizione a rischio di gravi crisi cardiache per le persone che vivono in zone di alta concentrazione di polveri sottili è del 24% e non del 12% come si era stabilito in precedenza.


La produzione di polveri sottili proviene da svariate fonti, le più importanti delle quali comprendono i motori delle automobili, i pneumatici, le centrali termoelettriche, le raffinerie di petrolio, ed anche gli impianti di riscaldamento.

Confrontando l’esposizione all’interno delle aree metropolitane di New York e Los Angeles, lo studio ha rilevato che i rischi sono distribuiti uniformemente anche nelle vicinanze di New York, ed in alcune aree periferiche di Los Angeles.

L’estesa analisi epidemiologica, che si basa sui dati raccolti da 350.000 persone per oltre 18 anni, ed ulteriori 150.000 persone in anni più recenti, è stato condotta per conto dello Health Effects Institute da parte di scienziati dell’Università di Ottawa.

Il legame tra le polveri sottili, di cui il diametro è inferiore di circa 30 volte un capello umano, ed ha una diversa composizione chimica a seconda dell’agente che le produce (fuliggine, polvere, particelle di sostanze liquide), e le malattie cardiocircolatorie è noto già da un paio di decenni, e così pure la loro importanza nell’aumento delle malattie legate all’apparato respiratorio. Inoltre, si sospetta, hanno anche una certa influenza nell’aumento di patologie come il diabete.

Tuttavia, almeno fino ad oggi, il dibattito sulla nocività delle polveri sottili, negli USA come anche in Italia, e sul controllo delle emissioni di queste, è molto acceso, tra chi sostiene a spada tratta la loro nocività, e chi invece tende a ridurne le potenzialità dannose. La guerra si combatte a colpi di cifre sui decessi causati direttamente dalle polveri sottili, valutati in Italia intorno alle 5000 unità l’anno, per i più ottimisti.

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