Pressione alta conseguenze e rischi per la salute

di Redazione

Controllare la pressione sanguigna è importante, fondamentale per la salute e addirittura per la nostra vita. Non a caso l‘ipertensione è nota come “killer silenzioso”, proprio perché non ha sintomi specifici, non avverte e senza che ce se ne renda conto danneggia arterie, cuore o altri organi. Siamo abituati quindi a sentir dire che la pressione alta è pericolosa, ma non sappiamo di preciso cosa comporta, se trascurata, talvolta anche per lungo tempo. Ecco dunque una lista dettagliata di rischi e conseguenze che tale condizione può apportare.

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Conseguenze dell’ipertensione sul breve e lungo termine

La pressione alta può persistere nel nostro organismo per anni senza che ce ne rendiamo conto. E’ facile immaginare (ma mai ci soffermiamo a fare queste riflessioni) quanto una continua eccessiva pressione del sangue possa influire sul cuore e sulle arterie:  pensiamo ad esempio ad un palloncino che venga gonfiato ripetutamente quasi fino a farlo scoppiare. Anche se non esplode mai, la sua consistenza diventa sicuramente diversa rispetto ad uno nuovo, sarà più sottile, meno elastico, più largo, più fragile. Ebbene è in qualche modo ciò che accade alle nostre arterie in caso di pressione arteriosa elevata o con continui sbalzi. I danni alle arterie- come le coronarie o l’aorta-e al cuore possono avere conseguenze gravi, con un’influenza negativa anche su altri organi. E’ il caso della perdita della memoria o anche dell’accumulo di liquido nei polmoni, ma non solo: i pericoli maggiori e più frequenti dell’ipertensione sono i seguenti:

 

 

Danni cardiovascolari

Parliamo di danni al cuore e alle arterie, a partire dalle coronarie. L’ipertensione in particolare può comportare l’attacco di cuore, varie malattie cardiache tra cui l’insufficienza cardiaca congestizia, una dissezione o aneurisma dell’aorta, aterosclerosi (accumuli di grasso nelle arterie che tendono ad indurire)

 

Ictus

Colpisce i vasi sanguigni che forniscono sangue al cervello: si parla di ictus emorragico quando un vaso si rompe e si ha un’emorragia e di ictus ischemico quando invece un coagulo di sangue lo ostruisce. In ambedue i casi non arriva ossigeno arrecando danni più o meno gravi e la causa può essere riconducibile all’ipertensione.

 

Danno ai reni

L’ipertensione, è la seconda causa di insufficienza renale. I reni e il sistema circolatorio dipendono l’uno dall’altro per un buon funzionamento.

 

Perdita della vista

Per un danno ai vasi sanguigni dell’occhio, per le conseguenze di un ictus o per la pressione che può danneggiare il nervo.

 

Disfunzione erettile

L’erezione è efficace se c’è un adeguato afflusso di sangue. Quando l’ipertensione ( o altre cause mediche) inibiscono questo afflusso possono subentrare dei deficit.

 

Attacco di cuore

Un attacco di cuore o infarto del miocardio, si verifica quando un blocco in una o più arterie coronarie riduce o arresta il flusso di sangue al cuore, che affama parte del muscolo cardiaco di ossigeno.  Il blocco può essere completo o parziale.

 

Malattia delle arterie periferiche

La Malattia periferica arteriosa (PAD) comporta un restringimento delle arterie periferiche delle gambe, dello stomaco, braccia e testa (più comunemente nelle arterie delle gambe): è simile alla malattia coronarica ed entrambe sono correlate ad aterosclerosi, a sua volta collegata tra le varie cose alla pressione alta.

 

Fattori di rischio

Il rischio di incappare in questi danni aumenta laddove, oltre alla pressione alta, si soffre delle seguenti altre condizioni di salute:

  • Età avanzata
  • Familiarità con la malattia
  • Genere maschile e/o donna in menopausa
  • Sovrappeso o obesità
  • Fumo
  • Colesterolo alto
  • Diabete
  • Inattività fisica

Attraverso la riduzione del rischio ed il trattamento- anche farmacologico- della pressione alta è possibile ridurre la pericolosità.

 

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Foto: Thinkstock

Fonte: heart.org

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