Cocktail di farmaci riduce il rischio di trasmettere il virus HIV

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In uno studio apparso di recente sulla rivista The Lancet viene rilevato come utilizzare cocktail di farmaci mirati può essere un ottimo modo per controllare il diffondersi dell’HIV soprattutto tra i partner.
Utilizzando il cocktail di farmaci si avrebbe una riduzione del rischio di trasmissione del contagio del 92%.
Dunque la cosiddetta terapia antiretrovirale a base di farmaci potrebbe essere davvero utilizzata come strumento di prevenzione efficace, oltre che come trattamento terapeutico.

Nuovi dati sulla mortalità infantile nel mondo

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I tassi di mortalità tra i bambini sotto i 5 stanno riducendosi ad un ritmo più veloce del previsto, secondo quanto riporta uno studio pubblicato di recente sulla rivista medica The Lancet.
La ricerca ha preso in considerazione 187 paesi, esaminando i dati statistici dal 1970 al 2010.
Nel mondo, alla fine di quest’anno, i bambini che moriranno prima dei cinque anni saranno 7,7 milioni, una cifra che può sembrare spaventosa, ma che rivela in realtà un miglioramento davvero notevole rispetto agli 11,9 milioni di bambini deceduti registrati nel 1990.

Infezione HIV, l’uomo più a rischio se la donna è in gravidanza

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Uno studio effettuato in Africa su un campione di più di 3.000 coppie ha verificato che quando la donna è in gravidanza ci sono molti più rischi per lei, ma anche per il partner maschile, di contrarre il virus dell’HIV.
Una ricerca condotta in alcuni degli stati più poveri e sottosviluppati, Botswana, Kenya, Ruanda, Sud Africa, Tanzania, Uganda e Zambia, e che ha preso in considerazione quelle coppie nelle quali uno dei due partner era affetto da HIV mentre l’altro no.

Si muore di meno in Islanda ed a Cipro

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Islanda e Cipro sono i due luoghi al mondo dove è più basso il rischio di morte. Lo hanno stabilito in uno studio recentemente apparso sulla rivista The Lancet, e realizzato da ricercatori statunitensi ed americani, finanziati dalla fondazione del noto magnate Bill Gates.
Dati che risultano tra le altre cose in forte contrasto con il fatto che la mortalità infantile statisticamente è in calo a livello globale, un fenomeno che fino ad oggi le autorità sanitarie pensavano avrebbe anche avuto come conseguenza la riduzione del numero di decessi tra gli adulti.

Il virus HIV si cela nel midollo osseo

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Medicine e terapie possono riuscire a far scomparire il virus dell’HIV dal sangue, tuttavia questo non significa che il male sia debellato. Il virus infatti, riesce a trovare il modo di nascondersi, e, all’occorrenza, di risvegliarsi e di continuare ad infettare l’organismo. Diversi studi avevano già evidenziato questo fenomeno, che di fatto è il motivo principale per cui la malattia è considerata, attualmente, non curabile.

Una recente ricerca compiuta da scienziati statunitensi dell’Università del Michigan ha voluto investigare quale fosse la strategia che il virus mette in campo per sopravvivere, e soprattutto dove esso si va a nascondere quando risulta essere scomparso dal sangue. Il midollo osseo è stato da tempo indicato come uno dei luoghi dove il virus troverebbe un riparo dall’attacco dei medicinali, ed i ricercatori hanno orientato le loro ricerche in quella direzione.

Preservativo femminile distribuito gratuitamente negli USA

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Washington DC Sarà la prima città statunitense in cui verranno distribuiti gratuitamente i preservativi femminili. Lo rivela il Washington Post, che aggiunge come questo predisio medico sarà disponibile nei luoghi di distribuzione consueti, dalle farmacie agli istituti di bellezza alle scuole superiori del distretto, in particolar modo in quelle aree dove il rischio di infezioni da HIV/AIDS è più elevato.

Si calcola che sulla popolazione totale del distretto, il tasso di incidenza della malattia sia del 3% circa, andando a colpire in particolar modo alcune fasce sociali ed etniche. Negli Stati Uniti in generale, l’HIV/AIDS è la principale causa di morte tra le giovani donne afroamericane tra i 25 ed i 34 anni.

Meno rischio di tubercolosi tra i pazienti sieropositivi vaccinati

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L’infezione polmonare è la più comune causa di morte tra i pazienti affetti da HIV nel continente africano, un problema che ha spinto i ricercatori di tutto il mondo ad analizzare gli effetti dei trattamenti terapeutici sulla popolazione affetta dal virus, alla ricerca di una strategia efficace nel combattere le infezioni che colpiscono i malati di AIDS.

Journal AIDS ha pubblicato in questo senso una ricerca svolta da scienziati della Dartmouth Medical School di recente in Tanzania, che sembra aver scoperto che il vaccino antitubercolare nei pazienti con HIV permette agli ammalati di evitare la pericolosa infezione polmonare.

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