Bill Gates stanzia 10 miliardi di dollari per i vaccini

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Bill Gates e sua moglie Melinda hanno recentemente dichiarato, in occasione del World Economic Forum di Davos, che nel prossimo decennio raddoppieranno i finanziamenti che la fondazione da loro presieduta, la Bill & Melinda Gates Foundation, investe nella ricerca medica, ed in particolare nella produzione di vaccini destinati ai paesi poveri e in via di sviluppo.
Tale flusso di denaro potrebbe, secondo le stime del magnate americano, salvare la vita ad 8 milioni di bambini entro il 2020, e si augura che questa sua iniziativa sia di esempio per altri enti di beneficenza e paesi donatori.
I vaccini, ha dichiarato Bill Gates, sono un successo della medicina, ed il costo di questi è relativamente piccolo rispetto ai benefici che possono portare se confrontato con altri tipi di intervento sanitario.

Fallita la sperimentazione di un gel contro l’AIDS

donna africana

Il Medical Research Council del Regno Unito ha dichiarato recentemente che la sperimentazione del farmaco in gel progettato dall’azienda farmaceutica statunitense Endo Pharmaceuticals, per prevenire l’infezione da virus dell’AIDS ha fallito nelle prove pratiche compiute in Africa.
Il farmaco, un microbicida vaginale, Pro 2000, è stato testato nell’ambito di un ampio studio internazionale compiuto nel su circa 9000 donne di quattro diversi paesi africani, ed i risultati sono stati deludenti.

Cellule staminali trasformate in killer di cellule infettate dall’HIV

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Ricercatori statunitensi della David Geffen School of Medicine presso l’Università di California a Los Angeles sostengono essere riusciti a dimostrare, in laboratorio, che le cellule staminali umane possono essere trasformate in cellule in grado di attaccare e distruggere quelle infettate dal virus dell’HIV.
E, potenzialmente, sostengono nello studio pubblicato recentemente su Plos ONE, tale procedura potrebbe essere applicata ad altre malattie di origine virale.

AIDS, nuove indicazioni dall’OMS

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In occasione del 1° dicembre, giornata mondiale della lotta all’AIDS, ecco arrivare le nuove linee guida dell’Organizzazione Mondiale della Sanità per contrastare uno dei mali più diffusi sul pianeta, e che, soprattutto nei paesi poveri, registra purtroppo un tasso di crescita ancora notevolmente elevato, a causa, spesso, della mancanza di cure adeguate, di farmaci, e di informazione sulla prevenzione.

L’OMS sta in questi giorni valutando degli importanti cambiamenti alle linee guida per la cura dell’AIDS, che, secondo una recente stima, oggi colpisce più di 33 milioni di persone.

Il costo per ridurre la mortalità infantile nel mondo più basso di quello che si pensa

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Secondo una recente campagna lanciata dall’importante organizzazione internazionale “Save the Children”, ridurre la mortalità infantile nel mondo costerebbe molto meno di quanto siamo propensi a credere.
Save the Children sostiene che con appena 40 miliardi di dollari si potrebbe radicalmente ridurre il numero di bambini che in tutto il mondo muoiono per malattie come polmonite, diarrea o, addirittura, per mancanza di personale specializzato al momento del parto.

I retrovirus si sono evoluti insieme ai mammiferi

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I resti di un virus fossile, simile in tutto e per tutto al virus dell’HIV, è stato scoperto nel genoma di una specie di bradipo diffuso nelle foreste sudamericane, il Choloepus hoffmanni. La ricerca è stata condotta da ricercatori dell’Università di Oxford, ed è stata pubblicata sulla rivista Science di quest’ultima settimana.
Grazie al fatto che questo mammifero vive in una condizione di particolare isolamento, geografico e genetico, il suo genoma, ovvero il corredo di cromosomi contenuto dalle cellule di un individuo, ha potuto offrire ai ricercatori la possibilità di studiare un corredo genetico molto significativo per comprendere le trasformazione genetiche nel corso dell’evoluzione, il funzionamento dei sistema immunitario ed anche i tipi di virus con cui essi dovevano combattere.

Il successo parziale di un vaccino sperimentale stimola la lotta contro l’AIDS

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Un vaccino sperimentale contro l’HIV testato su più di 16.000 giovani volontari in Thailandia ha ridotto il rischio di infezione ad un terzo.
Sebbene i dati non siano ancora soddisfacenti, i ricercatori che hanno condotto lo studio si sono dichiarati entusiasti dei risultati perchè è la prima volta che un vaccino contro l’HIV offre dati statisticamente così positivi.
Non si può parlare di una svolta, chiaramente, ma nella lotta contro l’AIDS, che per due decenni è stata contrassegnata da una frustrante serie di fallimenti, anche un risultato modesto come questo può indurre la speranza che la strada da percorrere per scoprire un trattamento efficace non è poi così buia.
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