Inquinamento atmosferico vicino alle scuole fattore di rischio per l’asma

scuola

L’inquinamento atmosferico provocato da strade ad alta densità di circolazione aumenta il rischio di asma nei bambini che frequentano le scuole vicine.

E’ questo il risultato di uno studio condotto nella California del Sud, dove i ricercatori hanno evidenziato come i bambini che frequentano istituti scolastici siti in prossimità di grande arterie di traffico sono sensibili al rischio di asma per il 45% in più.
I ricercatori, della Keck School of Medicine presso l’Università della California del Sud ribadiscono, a margine dello studio, pubblicato di recente sulla rivista Environmental Health Perspectives, che l’esposizione all’inquinamento atmosferico nei luoghi dove i bambini trascorrono il loro tempo, al di fuori delle mura domestiche, sono un evidente fattore di rischio per l’asma.

Riscaldamento del clima globale e allergie

polline

L’aumento delle temperatura globale, causata dal cambiamento climatico, ha tra le sue conseguenze anche quella di aumentare il numero di persone che possono manifestare sintomi di allergia.
Conseguenza che viene confermata da un recente studio condotto da un ricercatore italiano, il dottor Renato Ariano, in forze presso l’Ospedale di Bordighera. Questa cittadina ligure si trova all’interno di un territorio rurale ricco di vegetazione e dove è molto intensa la coltivazione, soprattutto dell’ulivo.
Per trent’anni il ricercatore ha esaminato la presenza nell’aria di pollini provenienti da cinque diverse specie di piante, molto comuni nel territorio, tra le quali betulle, cipressi, olivi, fieno e parietaria.

Allergia alla carne meno rara di quanto si creda

carne

Si sanno molte cose sulle allergie al latte, alle arachidi, ai frutti di mare ed ad altri alimenti, ma relativamente poco invece si conosce delle allergie provocate dalla carne. Eppure anche la carne è in grado di provocare fenomeni allergici.
In un articolo comparso ieri il Los Angeles Times evidenzia come uno dei più importanti siti informativi sulla questione delle allergie alimentari, il Food Allergy and Anaphylaxis Network non presenta, nei suoi elenchi, alcun riferimento alle allergie causate dalla carne.
Eppure, sostiene il quotidiano californiano, uno studio recente, condotto da ricercatori provenienti da tre diverse istituzioni di ricerca, l’Università della Virginia, l’Università del Tennessee ed il John James Medical Center in Australia, e presentato durante il meeting annuale della American Academy of Allergy, Asthma & Immunology, suggerisce che al contrario di quanto si pensi le allergie provocate dalla carne non sono così rare.

Nuovi legami tra genetica e celiachia

pane

Nuovi fattori genetici che causano la celiachia sono stati recentemente scoperti da un gruppo di scienziati internazionali guidati da ricercatori della London School of Medicine and Dentistry britannico. Scoperta che potrebbe aprire la strada a nuove modalità con cui diagnosticare ed anche curare l’intolleranza al glutine, un disturbo sempre più comune soprattutto nell’occidente industrializzato.

I ricercatori hanno eseguito una scansione delle mappe genetiche di un gran numero di pazienti affetti da celiachia, oltre 9400, e grazie a ciò hanno potuto evidenziare alcune aree del sistema immunitario che provocano l’insorgere del male.

Trattamento per combattere l’allergia alle arachidi

arachidi

HealthDay riporta oggi che c’è una speranza all’orizzonte per quei bambini che soffrono di allergia alle arachidi: secondo un recente studio pilota, realizzato da ricercatori dell’ospedale universitario di Cambridge, un gruppo di 21 bambini è stato efficacemente sottoposto ad un trattamento per ridurre l’incidenza di reazioni allergiche provocate dalle arachidi.
Le allergie alle arachidi normalmente si manifestano con sintomi assai seri, come insufficienza respiratoria, asma, costrizione delle vie respiratorie, prurito e gonfiori nel corpo.
Il 10 per cento dei bambini che soffrono di allergia alle arachidi poi sono a forte rischio di shock anafilattico, che può anche rivelarsi mortale.
La sensibilità alle arachidi molto raramente si riduce nel corso degli anni, e può quindi rimanere diminuisce nel corso del tempo, il che significa che il bambino non riuscirà mai a superare questo disturbo potenzialmente pericoloso.

Poca vitamina D peggiora l’asma

integratori

Ricercatori statunitensi presso il National Jewish Health di Denver hanno scoperto che gli asmatici con alti livelli di vitamina D presentano una migliore funzione polmonare e rispondono meglio ai trattamenti medici rispetto ai pazienti asmatici con bassi livelli di vitamina D.
Sebbene il motivo di ciò non sia ancora del tutto chiaro, gli scienziati suggeriscono che la vitamina D possa agire come modificatore del sistema immunitario, oppure come modificatore della risposta agli steroidi, attualmente la terapia utilizzata per ridurre gli effetti dell’asma.

La ricerca, pubblicata sulla rivista Journal of Respiratory and Critical Care Medicine illustra i dati dello studio realizzato su un campione di 54 asmatici dei quali è stata valutata la funzionalità delle Le persone con bassi livelli di vitamina D nel sangue hanno fornito, alla fine della sperimentazione, dati peggiori rispetto al gruppo con alti livelli della vitamina.

In vino ed alcool presenti agenti allergenici

allergie

Le persone che soffrono di allergie ed asma, possono patire seriamente, ben più che un normale mal di testa, gli effetti di una bevuta eccessiva di vino e alcoolici, perchè questi possono scatenare una serie di disturbi legati agli agenti allergenici presenti nell’alcool.

E’ quanto sostiene un’importante associazione di allergologi statunitensi della American Academy of Allergy, Asthma & Immunology’s Public Education Committee.

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