Ipertrofia dei turbinati, cos’è e come si cura

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Può capitare di non riuscire a respirare bene a causa del naso sempre tappato e se la cosa perdura per diversi giorni, non si può parlare di un normale raffreddore ma si potrebbe trattare di qualcosa di più grave come per esempio l’ipertrofia dei turbinati nasali.
I turbinati, che si trovano all’interno delle fosse nasali, sono tre formazioni ossee rivestite dalla mucosa e svolgono la funzione di riscaldamento, umidificazione, depurazione e regolazione del flusso dell’aria che viene inspirata.
Può capitare che i turbinati inferiori diventino più grandi (ipertorfia appunto) a causa di riniti allergiche o per cause aspecifiche come le variazioni di umidità o di temperatura o a causa dell’assunzione di farmaci di base ormonale provocano l’ostruzione nasale.
Questo fenomeno può diventare irreversibile e accentuarsi durante la notte (tanto da provocare le apnee notturne) perchè la posizione sdraiata aumenta la congestione dei turbinati e questo porta con sè anche altri problemi come la rinorrea, la starnutazione, il prurito nasale, la iposomia, la cefalea e il russamento.
La maggior parte delle persone che avvertono questi sintomi utilizzano spray nasali vasocostrittori che apportano solamente un beneficio transitorio che porta a peggiorare la situazione in quanto si verifica la rinite medicamentosa.
La terapia nei casi lievi comprende l’utilizzo di antistaminici, cortisonici per via nasale o per via sistemica, aiutando a controllare gli altri fastidiosissimi sintomi sopra elencati.
Se questa cura non fosse abbastanza si ricorre ad un’operazione chirurgica che serve a ridurre il volume dei turbinati per creare un passaggio all’aria che viene inspirata.
L’operazione viene effettuata con un laser ed è eseguibile tranquillamente a livello ambulatoriale, anche perchè prevede soltanto l’anestesia locale.

Allergia al sesso: i sintomi

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Stanchezza, febbre, mal di gola e bruciore agli occhi sembrerebbero i classici sintomi dell’influenza invece corrispondono all’allergia al sesso, che colpisce di solito uomini sui cinquant’anni ma anche giovani, dopo un’orgasmo ed i sintomi perdurano anche per più di una settimana.
Il capo del dipartimento di psichiatria e neuro -sessuologia dell’ospedale di Leyenburg, il dottor Marcel Waldinger aveva già riscontrato l’allergia diversi anni fa, studiando il caso di cinque uomini a cui comparivano i sintomi sopra citati subito dopo aver raggiunto l’orgasmo.

Attenzione alle stelle di Natale

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La stella di Natale è un regalo molto gettonato, ma può nascondere delle insidie perchè può provocare prurito, eritema o bruciore agli occhi quando viene a contatto con l’epidermide, fino a sfociare in una vera e propria congiuntivite allergica.
Questo avviene perchè se si lacera una foglia o si taglia il fusto, al suo interno è contenuta una sostanza che può risultare pericolosa.
Infatti è risultato che il 30% delle intossicazioni da vegetali nei mesi invernali è dovuta proprio da questa pianticella ma anche da vischio, pungitopo e bacche rosse di agrifoglio che, dotate di una tossicità differente procurano quadri clinici differenti: si incomincia con semplivi effetti irritativi fino ad arrivare a veri e propri problemi gastroenterici.

Allergia al cellulare

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Una ricerca recente presentata al meeting annuale dell’American College of Allergy, Asthma and Immunology ha dimostrato che vi è un cospicuo aumento di allergie della pelle causate dall’uso prolungato e molte volte improprio del telefono cellulare.
I sintomi più comuni di questo disturbo sono arrossamenti, vescicole e pruriti localizzati pe lo più vicino all’orecchio, sulla guancia o sulle dita; la causa di questo è derivante dal nickel che è un composto presente in media, in un cellulare su due e su tutti i Blackberry ed è localizzato specialmente intorno allo schermo, nei tasti e nel logo del telefono.

Celiachia e gravidanza a rischio

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La celiachia può provocare l’interruzione di gravidanza perchè, se non curata, divora la placenta, distruggento il luogo in cui il feto si sviluppa e cresce.
Questa scoperta è stata fatta dai ricercatori del policlinico Gemelli di Roma i quali hanno riscontrato un legame profondo tra la malattia e gli aborti precoci.
Molte donne che soffrono di celiachia, se non la curano durante la gravidanza hanno probabilità molto elevate di perdere il bambino, ma il problema è che molte donne con questo tipo di problema ginecologico non sanno di essere celiache, per cui non possono evitare la perdita involontaria del feto.

Scoperti gli elementi tossici nel glutine che causano la celiachia

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Ricercatori britannici ed australiani ritengono di aver scoperto quali sono gli elementi precisi presenti nel glutine che scatenano la reazione immunitaria nei celiaci.
Tre sarebbero le sostanze chiave che nel grano, nella segale e nell’orzo fanno scattare il meccanismo di intolleranza, e la scoperta potrebbe essere il punto di svolta per l’individuazione di possibili terapie e, nelle speranze dei ricercatori, anche di un potenziale vaccino.
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