analisi sangue cuore

Esami del sangue per le malattie cardiache

Esistono diverse indagini diagnostiche per tenere sotto controllo la salute del cuore, tra cui il semplice elettrocardiogramma o l’ecocardiogramma. Particolarmente peziose però sono anche le analisi del sangue che andrebbero fatte di routine, almeno una volta l’anno in pazienti sani o più di frequente laddove sia presente una qualche anomalia. Il dosaggio del colesterolo ad esempio ci dice se siamo a maggior rischio di sviluppare un infarto, o altri fattori se invece siamo affetti da una insufficienza cardiaca. Da sole le analisi del sangue non bastano per fare una diagnosi, ma di certo sono indicative della strada da intraprendere sia come approfondimento diagnostico che come stile di vita. Ecco di seguito una lista dei test più importanti da fare con le spiegazioni del caso.

 

analisi sangue cuore

tachicardia pericolosa diagnosi prevenzione

Tachicardia è pericolosa? Diagnosi e prevenzione

Quando si parla di tachicardia si fa riferimento ad un battito accelerato del cuore. In genere se supera in un adulto a riposo i 100 battiti al minuto. Esistono diversi tipi di tachicardia (parossistica, atriale, sinusale, ventricolare o sopraventricolare, notturna, eccetera) che dipendono da vari fattori in primis dal luogo nel cuore dopo il segnale elettrico fisiologico che regola la frequenza cardiaca arriva o parte in modo anomalo. A seconda di questi ed altri aspetti la tachicardia può essere una condizione con cui convivere serenamente o meno: in taluni casi può anche mettere a repentaglio la vita di chi ne soffre.

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ecocardiogramma

Ecocardiogramma color doppler, cos’è, come e quando si fa

Un ecocardiogramma può salvare la vita. Attraverso le onde sonore è in grado di riprodurre su uno schermo le immagini del cuore in movimento, durante il suo battito, per verificare se vi sono anomalie del muscolo cardiaco o delle valvole, oppure dei grandi vasi sanguigni, come l’aorta che ad esempio può essere soggetta ad aneurisma, senza provocare sintomi precoci.

ecocardiogramma

tachicardia atriale sopraventricolare sinusale

Tachicardia atriale, sopraventricolare, sinusale, parossistica, le differenze

Una frequenza cardiaca superiore a 100 battiti al minuto (BPM) negli adulti a riposo: questa è la definizione di tachicardia. Un battito cardiaco accelerato è dovuto a molti fattori e cause possibili, a partire dallo stato di salute e fisico generale oltre che dall’età. Esistono diversi tipi di tachicardia a seconda del luogo del cuore in cui origina. Essenzialmente si può parlare di tachicardia atriale, sopraventricolare, ventricolare o sinusale. Scopriamo insieme in cosa consistono e quali sono le differenze, dopo aver spiegato il “circuito elettrico del cuore”.

 

tachicardia atriale sopraventricolare sinusale

elettrocardiogramma

Tachicardia, cause, sintomi correlati e rimedi

Si parla di tachicardia quando la frequenza del battito cardiaco a riposo è superiore alla norma (in un adulto da 60 a 100 pulsazioni al minuto). La frequenza cardiaca è controllata da segnali elettrici inviati al cuore: in caso di anomalia questi segnali possono sviluppare un battito accelerato (tachicardia) o lento (bradicardia). Spesso la tachicardia è temporanea, passeggera magari semplicemente legata ad uno stato emozionale, ed in questo caso non occorre preoccuparsi, non si parla di patologia o rischi. Se invece i battiti cardiaci accelerati sono ricorrenti e/o costanti c’è il pericolo di andare incontro a pericolose complicazioni e sintomi vari. Fortunatamente se diagnosticato per tempo il problema e le cause che lo provocano esistono numerosi rimedi.

elettrocardiogramma

pacemaker intervento

Pacemaker cuore, intervento, rischi e precauzioni

Il pacemaker è un piccolo dispositivo necessario per monitorare le pulsazioni del cuore e produrre segnali elettrici in caso di battiti troppo lenti, utile quindi per rendere dunque più efficiente il muscolo cardiaco in caso di necessità. E’ costituito da un generatore (con batteria e circuito elettrico) e da elettrodi (da uno a tre). Si inserisce sotto pelle con un semplice intervento cardiaco. Ecco cosa occorre sapere al riguardo circa i rischi e le complicanze.

pacemaker intervento

pacemaker a cosa serve

Pacemaker bicamerale, biventricolare o normale, a cosa serve?

Cos’è di preciso un pacemaker? Ne sentiamo spesso parlare in quanto si tratta di un dispositivo salvavita abbastanza comune: è una sorta di defibrillatore minuscolo, grande pressoché come una moneta, che viene impiantato attraverso un semplice intervento sotto pelle, in prossimità del cuore con lo scopo di regolare il battito cardiaco. In genere si inserisce per quella terapia che i medici definiscono di “risincronizzazione cardiaca”. Cerchiamo di saperne qualcosa in più, in relazione anche al suo scopo e alle varie tipologie.

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Human heart

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