Il Thè con il latte perde le sue proprietà dimagranti

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Qualche tempo fa abbiamo spiegato come dimagrire senza fare fatica e di come il thè abbia delle proprietà benefiche, tra le quali proprietà dimagranti.
Però dobbiamo specificare oggi che se il thè, viene abbinato con il latte, perde tutte le sue proprietà dimagranti: quindi bere quattro o cinque tazza al giorno di thè aiuterebbe a perdere peso, ma se lo si macchia con il latte il risultato svanisce.
La bevanda infatti è ricca di composti naturali che aiutano il metabolismo a bruciare i grassi, formando una barriera interna all’intestino che ostacola l’assorbimento dei grassi e riduce i livelli di colesterolo.

Sclerosi Multipla e CCSVI: un passo indietro dai ricercatori

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In questi ultimi mesi si è parlato spesso della scoperta del dottor Zamboni che ha correlato la sclerosi multipla con la CCSVI, sostenendo che quest’ultima fosse all’origine delle cause che portano ad avere la sclerosi; ebbene, uno studio dell’università di Buffalo non vi sarebbero evidenze di questa correlazione.
Una doccia fredda per tutti coloro i quali sostengono le teorie del dottor Zamboni come Nicoletta Mantovani, la vedova di Luciano Pavarotti che da anni soffre di sclerosi multipla e si batte affinchè il governo permetta le sperimentazioni su larga scala.

Caffè per combattere l’ictus

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Si parla sovente del caffè e delle sue proprietà, ma soprattutto dei rischi che esso comporta riguardo ai problemi cardiovascolari o all’ansia.
La caffeina ha però diverse proprietà benefiche come ad esempio, cura il cavo orale, prevenendone i tumori o aiuta a combattere il diabete; oggi si è dimostrato che il caffè, in moderate quantità (un paio di tazzine al giorno) può avere un ruolo preventivo nell’insorgenza delle malattie cardiovascolari, grazie ai composti fenoli in esso contenuti.

Trigliceridi responsabili dell’ictus

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E’ fondamentale ricordarsi che i trigliceridi ed il colesterolo nel sangue fanno aumentare esponenzialmente le probabilità di ictus ed infarto ma le soglie da non superare sono diverse da caso a caso
Il colesterolo alto nel sangue può portare a malattie mortali come i pericoli di coaguli, trombosi, ictus, infarto ma per capire se si può avere un infarto, è importante conoscere il valore dei trigliceridi:infatti il rischio cresce quanto maggiore è il livello di trigliceridi nel sangue.

La curcuma contro l’ictus

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Si è scoperto che con la curcuma è possibile curare i neuroni colpiti dall’ictus.
Grazie quindi ad un elemento fondamentale della medicina tradizionale indiana è possibile curare una malattia invalidante e che pregiudica lo stile di vita in chi viene colpito.
I ricercatori americani che hanno realizzato questo studio si sono concentrati sulle proprietà benefiche della spezia, in particolar modo della curcumina; alterando la struttura molecolare di questa sostanza gli studiosi hanno visto che la curcumina riusciva a superare la barriera ematoencefalica e a curare i neuroni colpiti dall’ictus.

Finalmente al via la sperimentazione del dottor Zamboni

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Nell’azienda ospedaliera universitaria Sant’Anna, in cui il dottor Paolo Zamboni dirige il centro di malattie vascolari è finalmente giunta l’approvazione del comitato etico che dà il via alla sperimentazione del protocollo da lui creato, dopo mesi e mesi di battaglie e di appelli, anche da parte di personaggi famosi come Nicoletta Mantovani.
Ricordiamo che il dottor Zamboni, assieme al neurologo Fabrizio Salvi, ha dimostrato una correlazione effettiva tra sclerosi multipla e CCSVI, una malattia che causa un’occlusione delle vene che portano il sangue al cervello che appunto ha come risultato la malattia neurodegenerativa in questione.

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