
Un’equipe della Washington University School of Medicine ha dimostrato che, in esperimenti compiuti su topi, una sostanza prodotta dalla pelle danneggiata ha innescato i sintomi dell’asma.
Un’equipe della Washington University School of Medicine ha dimostrato che, in esperimenti compiuti su topi, una sostanza prodotta dalla pelle danneggiata ha innescato i sintomi dell’asma.
Soprattutto nel periodo estivo le persone si sottopongono infatti all’intensa luce del sole molto più a lungo che in passato, e senza le dovute protezioni, sia in termini di abbigliamento che di creme solari protettive, e per questo motivo aumenta il rischio di essere colpiti dal cancro alla pelle.
Ciò è dovuto ad una serie di fattori che sono sia ambientali che comportamentali.
Tra i fattori ambientali sicuramente la riduzione della barriera di ozono che un tempo filtrava con maggior efficacia i raggi ultravioletti, mentre oggi, soprattutto a causa delle emissioni e degli agenti chimici rilasciati nell’atmosfera la cappa protettiva di ozono si sta rapidamente riducendo, e quindi l’esposizione ai raggi solari oggi è più pericolosa che in passato.