Dipendenze e droghe / di - 5 Dicembre 2012
Scoperto gene che causa dipendenza dall’alcool
Una variante genetica sarebbe responsabile della maggiore inclinazione all’alcolismo
Dipendenze e droghe / di - 5 Dicembre 2012
Una variante genetica sarebbe responsabile della maggiore inclinazione all’alcolismo
Dipendenze e droghe / di - 29 Ottobre 2012
Annullare i più negativi effetti dovuti al consumo delle sigarette e vivere come se non si avesse mai fumato, almeno per le donne, sarebbe dunque realmente e concretamente possibile.
Dipendenze e droghe / di - 23 Ottobre 2012
Quale che sia la strategia di uscita dal fumo adottata dall’individuo, infatti, nessun fumatore può mai dirsi sicuro, oltre ogni ragionevole dubbio, di aver definitivamente smesso di fumare e anche avesse egli smesso da diversi anni, non potrà mai dire di essere un ex fumatore.
Dipendenze e droghe / di - 17 Ottobre 2012
Ulrich John, epidemiologo dell’Università di Greifswald, in Germania, nonché primo autore dello studio oggi alla nostra attenzione, avrebbe raccolto ed analizzato, grazie all’aiuto di un’imponente équipe di medici, scienziati e ricercatori, i dati relativi alla salute di circa 4.070 cittadini dell’area metropolitana e della Provincia di Lubecca, molti dei quali, all’incirca 200, dichiarati alcolisti cronici, per un periodo complessivamente superiori a 14 anni.
Dipendenze e droghe / di - 17 Settembre 2012
La promessa, in particolar modo, è quella di non far mai più ripiombare gli ex fumatori nel proprio antico vizio facendo loro evitare le crisi di astinenza così tipiche di qualsiasi persona che stia cercando di liberarsi di una qualsiasi dipendenza.
Dipendenze e droghe / di - 11 Settembre 2012
La pericolosità della marijuana, che pure in numerosi Paesi del mondo verrebbe comunemente utilizzata per scopi terapeutici, viene confermata, ormai quasi giornalmente, dai sempre più numerosi studi che intenderebbero valutare gli effetti di sostanza stupefacente sull’organismo.
Dipendenze e droghe / di - 29 Agosto 2012
I ricercatori della Duke University, una tra le più prestigiose università private degli Stati Uniti d’America, sarebbero riusciti a dimostrarlo accuratamente analizzando, per quasi 40 anni, l’evoluzione, piuttosto che il declino, cerebrale di ben 1.000 persone, tutte di origini neozelandesi, nate tra il 1972 ed il 1973.