
L’uranio impoverito viene ottenuto come scarto del procedimento di arricchimento dell’uranio; oltre ad avere un utilizzo nelle applicazioni civili, viene usato per la preparazione di munizioni anticarro e per le corazzature di alcuni sistemi d’arma.
L’utilizzo dell’uranio impoverito da parte dei militari italiani, nonostante sia stato fortemente negato in diversi documenti ufficiali del Ministero della Difesa, è sospettato da diverse organizzazioni della società civile a causa soprattutto di diversi casi di tumore che si sono verificati tra il personale civile e militare nelle basi militari.
Nel 2001 il Tribunale Penale Internazionale per l’ex-Jugoslavia dichiarò che l’uso di armi all’uranio impoverito da parte della NATO doveva venire considerato un crimine di guerra.
Detto ciò, molti militari che hanno preso parte alla Guerra del Kosovo e alla Guerra del Golfo, hanno accusato delle malattie molto gravi al ritorno dalle missioni che prendono il nome di Sindrome dei Balcani.
L’utilizzo dell’uranio impoverito da parte dei militari italiani, nonostante sia stato fortemente negato in diversi documenti ufficiali del Ministero della Difesa, è sospettato da diverse organizzazioni della società civile a causa soprattutto di diversi casi di tumore che si sono verificati tra il personale civile e militare nelle basi militari.
Nel 2001 il Tribunale Penale Internazionale per l’ex-Jugoslavia dichiarò che l’uso di armi all’uranio impoverito da parte della NATO doveva venire considerato un crimine di guerra.
Detto ciò, molti militari che hanno preso parte alla Guerra del Kosovo e alla Guerra del Golfo, hanno accusato delle malattie molto gravi al ritorno dalle missioni che prendono il nome di Sindrome dei Balcani.