
Nonostante il processo di clonazione sia ormai divenuto quanto mai semplice ed economico, tanto che, come reso noto in mattinata dai principali quotidiani nazionali, la Cina sarebbe recentemente riuscita a clonare un pecora con soli 10.000 euro (contro i 250.000 utilizzati, nel 1997, per clonare l’ormai celeberrima Dolly), i consumatori europei, intervistati dalla Coldiretti sull’argomento, si sarebbero detti quanto mai sconcertati dalla possibilità, ormai sempre più frequentemente ventilata, che gli animali clonati possano venir utilizzato a scopi alimentari.