Nuovo genotipo di ceppo fungino desta preoccupazione negli USA

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Allarme negli Stati Uniti per una nuova minaccia per la salute che proviene da un ceppo fungino presente nell’ambiente che può avere anche conseguenze letali.
Il fungo, individuato recentemente in Oregon, si è rapidamente esteso anche in altri stati, raggiungendo la California.
Un nuovo genotipo,VGIIc, del Criptococcus Gattii, questo il nome del microrganismo, avrebbe già causato una serie di decessi nella regione, e nell’area del Pacifico nord occidentale sarebbero 21 i casi individuati dai ricercatori, con un tasso di mortalità che tocca il 25%.

Ceppi malarici resistenti ai farmaci, un allarme da valutare

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Non solo la malaria continua a mietere vittime e ad essere una delle principali cause di infezione e morte nei paesi sottosviluppati, ma la preoccupazione aumenta ulteriormente quando si scopre che alcuni ceppi malarici stanno pericolosamente sviluppando una resistenza ad uno dei farmaci maggiormente impiegati attualmente nella lotta al male quando falliscono gli altri trattamenti cui il bacillo della malaria ha già dimostrato di essere immune, l’artemisina.
I casi sono stati segnalati al confine tra Thailandia e Cambogia, dove molti pazienti sono risultati essere maggiormente resistenti al trattamento con il medicinale.

Strategie di lotta alla febbre dengue

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Una nuova forma di lotta alla febbre dengue sta per essere messa in campo, grazie ad un progetto realizzato da un equipe di esperti e studiosi dell’Università di Oxford che hanno pubblicato il loro studio su Proceedings of the National Academy of Sciences.

Il meccanismo dovrebbe essere alquanto semplice nella sua realizzazione: creare una generazione di maschi della zanzara il cui morso provoca la febbre dengue geneticamente modificati, in modo che il loro accoppiamento con la femmina della specie provochi la nascita di una generazione di femmine incapaci di volare perchè la mutazione genetica impedisce lo sviluppo dell’apparato alare.

Serotonina e morte improvvisa del lattante -SIDS-

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Ricercatori statunitensi potrebbero aver risolto il mistero di cosa rende alcuni bambini più vulnerabili alla sindrome della morte improvvisa del lattante, o SIDS, un male che uccide più di 2.300 bambini l’anno.
Secondo uno studio autoptico pubblicato su Journal of American Medical Association, i bambini che muoiono di SIDS risultavano avere bassi livelli di serotonina, una sostanza chimica presente nel cervello che gioca un ruolo importante in alcune funzioni come respirazione, regolazione della temperatura corporea, sonno e veglia.

La serotonina sostengono i ricercatori della Harvard Medical School e del Children’s Hospital di Boston, autori dello studio, solitamente aiuta il bambino a reagire, anche durante il sonno, nel caso si trovi intorno alti livelli di anidride carbonica. E’ questa sostanza che induce il piccolo a spostare la testa, o a svegliarsi, alla ricerca di aria fresca.

Vaiolo

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Il vaiolo è una malattia infettiva grave e contagiosa che può avere un decorso fatale.
Non esiste un trattamento per curarlo, anche se la prevenzione, ed in particolare l’introduzione del vaccino, ha fatto si che le autorità sanitarie abbiano potuto ad oggi constatare come il vaiolo sia una malattia praticamente debellata sull’intero pianeta. Il virus infatti sembra essere del tutto scomparso nel mondo, a parte alcuni ceppi del virus che sono conservati per ragioni scientifiche sia negli Stati Uniti che in Russia. La lotta al vaiolo rappresenta uno dei successi più evidenti della medicina moderna, ed uno dei pilastri sui quali ancora oggi si basa la lotta alle malattie infettive, ovvero la prevenzione grazie all’uso di vaccini, una forma debole del virus che viene inoculata e che permette all’organismo di costruire le sue difese immunitarie in modo da contrastare efficacemente le successive infezioni.

Bill Gates finanzia la lotta alla malaria

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Il fondatore della Microsoft, Bill Gates ha recentemente dichiarato in un’intervista rilasciata alla BBC che nei prossimi tre anni potrebbe essere realizzato un vaccino contro la malaria.
Il celebre magnate, considerato da molti come l’uomo più ricco del mondo, finanzia da qualche anno, attraverso una fondazione da lui creata, studi e ricerche contro la malaria, una delle malattie più diffuse al mondo ed ancora oggi responsabile di circa un milione di morti all’anno, prevalentemente tra i bambini.

Nuovi studi per la lotta alla malaria

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Gli scienziati ritengono che un sistema per combattere la malaria potrebbe essere quello di interferire con la vita sessuale delle zanzare portatrici della malattia.
Ed in questo senso si sono orientati i ricercatori dell’Imperial College di Londra, che hanno poi pubblicato il loro lavoro su PLoS Biology.

La ricerca si è soffermata sulla vita sessuale di un tipo di zanzara, Anopheles Gambiae, particolarmente diffusa nel continente africano.

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