
Raccolta fondi Associazione Italiana contro le Leucemie

Ebbene, stando a quanto rilevato dal CENSIS in questo primo anno di attività, i malati di sclerosi multipla e di autismo, le malattie estremamente invalidanti sulle quali si sarebbe concentrata l’attenzione del progetto in questione, sarebbero letteralmente abbandonati a se stessi o, per lo meno, lo sarebbe nel lasso di tempo, purtroppo sempre più ampio, che intercorrerebbe tra individuazione dei primi sintomi da parte del soggetto, della famiglia del soggetto o del medico di medicina generale e diagnosi da parte dello specialista.
Questa patologia, che nel corso degli anni ha visto affliggere sempre più pazienti in tutto il mondo, è divenuta di dominio universale non appena la sua insorgenza è stata correlata, da alcuni esagitati complottisti (secondo Wikipedia “chi crede alle più svariate teorie alternative in modo ritenuto acritico e fideistico e senza sentire ragioni di sorta”), a rapimenti da parte di alieni o a contaminazioni chimiche da parte di terroristi biologici.
SINTOMI DEL MORBO DI MORGELLONS
CHE COS’È LA DEMENZA
I prioni, dunque, in una maniera tutta nuova e, per certi versi ancora inspiegabile e inesplorata, possono causare malattie che, nella totalità dei casi, hanno un decorso nefasto. Ciò avviene, secondo quanto ci è dato sapere, a causa del fatto che i prioni essendo proteine, non reagiscono, in alcun modo, ai metodi di distruzione solitamente impiegati nella lotta a batteri, virus, funghi e a moltissimi altri agenti patogeni. Inoltre, per motivi che non è ancora dato da comprendere, codeste proteine sarebbero immuni alla proteasi e, dunque, alla disgregazione incontro alla quale vanno le proteine danneggiate.
Inizialmente snobbato dalle istituzioni scientifiche, poiché non si credette, allora, che potesse esistere una tale forma biologica, il lavoro di Prusiner fu, nel corso degli anni, grandemente rivalutato poiché riusci a dare una spiegazione definitiva a neuropatie di eziopatogenesi altrimenti ignota quali la Malattia di Creutzfeld-Jakob.
Questa incredibile scoperta valse a Prusiner, dopo anni di battaglie affinché il suo impegno venisse internazionalmente riconosciuto, l’attribuzione del premio Nobel per la Medicina del 1997 nonché il premio Wolf per la Medicina del 1995.