Un enzima che viene prodotto naturalmente nel cervello aiuta a distruggere le proteine mutanti, che sono una delle più comuni cause dello sviluppo del morbo di Parkinson.
Il glaucoma è un disturbo particolarmente grave ed irreversibile, che causa un peggioramento della vista e che può complicarsi fino alla completa cecità.
Colpisce il nervo ottico, posto sul retro del bulbo oculare, che è responsabile dell’invio delle informazioni al cervello che ci permettono di trasformare i segnali luminosi filtrati dalla retina in immagini.
Nella malattia di Alzheimer i pazienti mostrano un inesorabile declino della memoria, che diventa sempre più grave con il decorso della malattia, accompagnato sia dalla morte delle cellule cerebrali, sia dalla formazione di placche e grovigli neuro fibrillari.
Uno dei modi finora adottati per diagnosticare il Morbo di Alzheimer finora è stata quella di sottoporre ad un quiz i pazienti. Tale quiz serve a verificare lo stato della propria memoria, e finora veniva usata una versione standard di questo che, però, sollevava importanti critiche, tra le quali il fatto di essere troppo facile e di non riuscire ad evidenziare in maniera precisa coloro che fossero in una fase precoce della malattia.
Le cause per cui si contrae il Morbo di Parkinson, una delle più gravi tra le malattie neurodegenerative, continuano ad essere sconosciute ai medici ed agli scienziati.
Tuttavia sono in molti ad avanzare l’ipotesi che sulla sua insorgenza possano avere una qualche influenza determinati fattori ambientali.
Un recente studio ha verificato con prove sperimentali eseguite su animali che un estratto di ginkgo biloba è efficace nell’attenuare i dolori neuropatici.
Lo studio, pubblicato sulla rivista Anesthesia & Analgesia, organo ufficiale della International Anesthesia Research Society riporta alcuni esperimenti realizzati su topi da laboratorio.
Mangiare curry una o due volte alla settimana potrebbe aiutare a prevenire l’insorgenza del morbo di Alzheimer e la demenza senile. Questi i risultati di uno studio condotto da alcuni ricercatori americani, che evidenziano la possibilità che uno degli ingredienti presenti nel curry, che, ricordiamo, non è una spezia ma un melange di diversi ingredienti, impedisce la formazione delle placche della proteina amiloide all’interno del cervello, responsabili dell’insorgenza dell’Alzheimer e dei casi di demenza senile.