
Dolore neuropatico

Non solo ma coloro che prendono statine dopo un ictus hanno meno probabilità di morire entro 10 anni rispetto a quelli che non prendono statine.
La causa è da ricercarsi nella formazione, all’interno del cervello, di una serie di placche che avvolgono le cellule cerebrali, in concomitanza con la formazione all’interno di queste di matasse costituite da una forma anomala di una proteina, Tau, che normalmente invece è di grande importanza nelle cellule cerebrali sane.
I sintomi principali sono 4: tremore, soprattutto alle braccia e poi alle gambe, alle mandibole ed al viso, rigidità degli arti e del tronco, lentezza nel compiere i movimenti e perdita dell’equilibrio e della coordinazione motoria.
Dal momento che questi sintomi diventano più forti, mano a mano che la malattia peggiora i pazienti avranno sempre più spesso difficoltà a camminare, a parlare ed a svolgere anche i compiti più elementari.
In alcune persone la malattia progredisce più velocemente che in altre.
L’esperimento è stato condotto da un equipe medica guidata da Jason Sheehan, della Facoltà di Medicina dell’Università della Virginia, assistito da uno studente laureato in Ingegneria e Scienze Applicate e da un ingegnere biomedico, per verificare l’efficacia di una cura del tumore attraverso l’uso di nanoparticelle a rilascio controllato e degli ultrasuoni.