Pubertà precoce in Italia

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La notizia potrebbe preoccupare molti genitori, ma questo è un trend che sta andando avanti da qualche anno ormai: la pubertà nei bambini arriva sempre prima.
Infatti in Italia, la percentuale di ragazzine che raggiungono la pubertà prima del tempo, sta aumentando a vista d’occhio tanto che negli ultimi anni si è passati dal 3 al 5%.
In pratica si parla di un anticipo di due anni nella comparsa dei caratteri sessuali secondari che si manifestano già verso i sei/otto anni di età.

Caffeina e fertilità femminile

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Si è parlato del rapporto tra i bambini e la caffeina e di quanto possa essere dannosa per la qualità del sonno e ora è emerso da un recente studio che questa sostanza non va d’accordo con la fertilià femminile.
Anche se è stato dimostrato che il caffè ha proprietà benefiche come ad esempio per la prevenzione dei tumori del cavo orale e per ridurre il rischio del diabete, invece per le donne che assumono più di quattro tazze di caffè al giorno la possibilità di concepire un bambino si riduce del 26%.

I dolori mestruali: un problema per molte donne

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I dolori mestruali affligono le donne da sempre e colpiscono chiunque provocando fastidi e spossatezza generica e possono essere combattuti con l’assunzione di farmaci antinfiammatori.
Se i dolori sono particolarmente forti, i medici li catalogano nella cosidetta dismenorrea, che si manifesta come un dolore sordo ed intenso nel basso ventre, coinvolgendo anche parte della schiena e delle coscie.
I dolori mestruali classici invece comprendono il mal di schiena, nervosismo, sbalzi di umore, lombalgia, nausea, tensione mammaria e qualche volta anche svenimenti.
I dolori si presentano molto intensi nella fase adolescenziale poichè il ciclo mestruale sta iniziando a stabilizzarsi e spesso vengono associati alla menoraggia che è quando vi è un flusso molto abbondante.

Nuove generazioni di contraccetivi femminili

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Nel campo della contraccezione femminile, negli ultimi anni sono stati fatti passi da gigante e ora, oltre ai metodi classici come la spirale ed il diaframma che sono anche molto invasivi, sono nati i cerotti e gli anelli vaginali.
Nel primo caso esistono dei cerotti molto sottili, di forma quadrata e di colore beige che vanno applicati sulla pelle pulita e asciutta dei glutei, dell’addome, dell’ estremità di un braccio o della parte superiore del ventre ma mai sul seno o nelle prossimità.
Questi cerotti contengono due ormoni femminili, l’etinilestradiolo (estrogeno) e la norelgestromina (progestinico) che rilasciano in modo costante una piccola quantità di queste sostanze a basso dosaggio.
Come per la pillola, vanno applicati il primo gorno di flusso. Il cerotto va lasciato posizionato per sette giorni, trascorsi i quali si procede alla sostituzione.

Come non dimenticarsi la pillola anticoncezionale?

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Ormai la pillola anticoncezionale è diventato il contraccettivo più utilizzato dalle donne alla pari nelle preferenze tra questa ed il preservativo, ma risulta essere molto più sicura, sia perchè previene gravidanze indesiderate e sia perchè riduce il rischio di disturbi.
Il problema però è che tra le donne è molto diffuso dimenticarsi di assumerla aumentando cisì il rischio di gravidanze non desiderate.

Mamme dopo i 35 anni

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Ormai l’età per avere un figlio viene sempre più ritardata per una serie di cause che coinvolgono gran parte delle donne in primis il lavoro stabile e un compagno con cui relizzare il sogno della maternità.
In media si ha il primo figlio verso i 30 anni e le gravidanze dopo i 35 sono diventate all’ordine del giorno. E’ vero che con l’avanzare inevitabile dell’età la fertilità nella donna diminuisce notevolmente e l’ invecchiamento condiziona la capacità di concepire.

Aumentano le percentuali di pubertà precoce

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Allarme negli Stati Uniti per nuovi dati che dimostrano come l’inizio della pubertà stia scendendo tra le ragazze americane, con i primi segnali dello sviluppo del seno già evidenti all’età di 7-8 anni.
La ricerca, pubblicata su Pediatrics, ha coinvolto un campione di 1200 ragazze di età compresa tra 6 ed 8 anni residenti in diverse metropoli americane, monitorate in due diversi momenti, nel 2004 e nel 2006. Lo studio ha evidenziato come all’età di 7 anni il 10,4% delle ragazze bianche, il 23,4% delle ragazze nere e quasi il 15% delle ragazze ispaniche aveva cominciato a sviluppare il seno.
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