Echinacea e raffreddore

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In inverno è praticamente impossibile scamparsi dal raffreddore e cercare di evitare l’influenza, che quest’anno sembra molto più aggressiva degli anni passati, per colpa del ceppo di virus che arriva dall’Australia e che porta con sè due nuovi virus.
Infatti i medici hanno sventolato bandiera bianca di fronte ai più comuni sintomi del raffreddore perchè nemmeno l’echinacea riesce a debellare gli starnuti.

La malattia di Chagas

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La malattia di Chagas o tripanosomosi americana è una malattia ad alto tasso endemico e si è sviluppata nei paesi dove la povertà è imperante.
Abbiamo detto che è molto importante cercare di avere una dieta corretta per non incorrere in problemi di salute legati ad una vacanza, soprattutto di origine intestinale e id fare molta attenzione ai cibi locali, come pesce crudo o prodotti a base di uova, per non incappare nella salmonellosi, per citarne una su tutte, ma oggi vogliam parlare del rischio di contrarre la malattia di Chagas.

Influenza: ecco i primi 2 virus

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Qualche giorno fa abbiamo descritto i sintomi di questa nuova influenza denominata australiana che in Italia ha già iniziato a mietere le prime vittime.
Ieri, i medici sono riusciti ad isolare i primi due virus influenzali di questa stagione: infatti l’Università di Milano ha segnalato di aver isolato il virus di tipo A, sottotipo H1N1V, da un campione prelevato da una donna che non si era sottoposta al vaccino antinfluenzale, mentre l’Università di Perugia ha classificato ed isolato un secondo virus influenzale sempre di tipo A, ma che non ha ancora un sottotipo.
Ricordiamo che lo scorso anno sono state registrate delle trasformazioni genetiche del virus H1N1 sugli animali che hanno fatto supporre uno sviluppo maggiore dell’influenza con casistiche molto più virulente e difficili da combattere con i farmaci.

Sintomi influenza australiana

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E’ di oggi la notizia dei due primi casi riscontrati in Italia di influenza australiana, che sta iniziando a colpire tramite contagio diretto e quindi è importante prevenire e combattere la malattia (come è stato l’anno scorso per la cura dell’influenza A).
Dopo i casi registrati nell’emisfero sud del pianeta dove la malattia si è presentata in estate per poi sbarcare in inverno nella parte nord e soprattuto nel vecchio continente, gli studiosi dichiarano che sarà molto difficile da debellare ed i casi di contagio saranno triplicati rispetto all’anno scorso.
Questo per via di una nuova variante molto più aggressiva del virus influenzale è stato preparato un vaccino diverso dal solito per riuscire a contrastare l’espandersi della malattia, che in previsione colpirà molti italiani nei prossimi mesi, secondo gli studi medici.

Dengue fever, bisogna aver paura?

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La dengue fever è un’ infezione portata dalle zanzare e causa una grave malattia simil -influenzale che può sfociare in una forma letale chiamata febbre dengue emorragica.
Questa malattia si presenta soprattutto nei climi tropicali e sub tropicali di tutto il mondo, soprattutto nelle aree urbane ed è spesso causa di morte tra i bambini in alcuni paesi asiatici.
I focolai di dengue si stanno espandendo ormai d’appertutto e l’Organizzazione Mondiale della Sanità la ritiene pericolosa al pari della malaria, tanto che ben due quinti della popolazione mondiale è in pericolo.

Influenza: vaccinazione 2011 anticipata

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Parte in anticipo la campagna antiinfluenzale 2010; da una circolare del ministero della Salute si annuncia che possibilmente già dal 1° ottobre e comunque non oltre il prossimo 31 ottobre il nuovo vaccino antiepidemico dovrebbe essere a disposizione

Un cerotto per applicare il vaccino

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Sarebbe bello se i vaccini potessero essere somministrati senza l’uso di aghi, ed è per questo motivo che tante sono le ricerche per trovare un’alternativa al tradizionale metodo con aghi e siringhe.
Quello di recente sperimentato sui topi, una sorta di cerotto che contiene microaghi, sembra essere efficace ed ottenere un certo successo in fase sperimentale.
Si tratta di un supporto per una serie di microaghi lunghi meno di un millimetro, che una volta applicati si dissolvono nella pelle: grazie alle loro ridottissime dimensioni non provocano l’afflusso di sangue né il dolore tradizionalmente sopportato durante un’iniezione.
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