Dieta DASH e ipertensione

L’ipertensione è un problema molto grave e diffuso, di cui anche noi di Stetoscopio ci siamo occupati in più occasioni, causato, nella maggior parte dei casi, semplicemente da abitudini alimentari errate e che danno troppa importanza al sale, sostanza che, per quanto possa rendere piacevole qualsiasi pietanza, dovrebbe venir ridotto, se non addirittura eliminato, a causa dei gravissimi problemi che può causare.

PRESSIONE ALTA DA STRESS

1,5 miliardi di persone sovrappeso

La rivista scientifica The Lancet, da sempre considerata quale una delle più eminenti a livello globale, dedica il numero di oggi ai problemi del sovrappeso e dell’obesità.

Secondo The Lancet, che per l’occasione ha intervistato alcuni dei più rinomati esperti mondiali sull’argomento, tra cui il responsabile del National Institute of Diabetes and Digestive and Kidney Diseases Kevin Hall, soltanto pochissime aree geografiche del pianeta (individuabili, in particolar modo, in Giappone e Cina) sarebbero quasi totalmente esenti dal problema.

Unione diabete, fumo e obesità: rischia il cervello

Una ricerca pubblicata in questi giorni sull’autorevolissima rivista scientifica Neurology, pubblicata mensilmente dall’American Academy of Neurology, lascia emergere le sconcertanti conclusioni alle quali sarebbero giunti gli studiosi dell’Università della California guidati da Charles de Carli dopo dieci anni di indagini sui rischi correlati a ipertensione, fumo, diabete ed obesità.

Definiamo sconcertanti questi risultati poiché lascerebbero intendere che codeste malattie, derivate in massima parte non già da veri e propri disagi clinici ma soltanto da vizi e cattive abitudini alimentari, dunque correggibili grazie all’impegno e alla buona volontà, determinerebbero, oltre ai noti problemi che ormai tutti conosciamo e che ormai tutti avremmo dovuto imparare a scongiurare, una vera e propria riduzione del volume del cervello.

Obesità e osteoporosi

obesità

Si è riscontrato che l’obesità è portatrice di malattie correlate che possono essere anche molto gravi, in particolar modo quelle cardiache e vi è una forte associazione tra l’obesità e lo sviluppo precoce di tumori .
Infatti le cosidette maniglie dell’amore possono essere un segnale pericoloso per diverse patologie, tra cui anche, nel caso delle donne, di osteoporosi.
Pertanto un accumulo di grasso nella parte addominale che contraddistingue la struttura della donna cosidetta “a mela” sembra che possa accrescere a livelli esponenziali il rischio di osteoporosi; infatti, secondo recenti studi studi, si è dimostrato che le donne vicine alla menopausa, che hanno un girovita non nella norma, hanno una forte carenza di minerali nelle ossa.

Farmaco per combattere l’obesità senza effetti collaterali

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L’obesità è senza dubbio una delle patologie più diffuse, il problema è che non sempre si riesce a prevenirla, solo da pochissimo tempo sono state infatti attivate delle campagne per mettere al corrente le persone dai rischi che si corrono quando si è in sovrappeso, nella maggior parte dei casi quindi ci si trova a doverla combattere.

Per fortuna però ci sono delle buone notizie, un gruppo di scienziati italiani coordinati da Uberto Pagotto, endocrinologo dell’Alma Mater, sono riusciti a realizzare un farmaco per combattere l’obesità che è privo di ogni effetto coollaterale.

Rapporto vita/fianchi (WHR)

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Il rapporto vita/fianchi, conosciuto nella letteratura medica in lingua inglese con l’acronimo WHR (Waist-hip ratio) viene utilizzato come indicatore del grado di salute di una persona.
Recenti ricerche hanno dimostrato che la cosiddetta forma “a mela” assunta dal corpo è un forte predittore di possibili disturbi e malattie rispetto ad una forma “a pera”, in cui i grassi si accumulano non nella zona addominale ma nelle natiche e nelle anche. La differenza è evidente soprattutto tra i sessi, essendo gli uomini più portati ad assumere la forma “a mela” (di tipo androide) e le donne la seconda (tipo ginoide).
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