
Italiani soffrono di problemi di stomaco

Secondo The Lancet, che per l’occasione ha intervistato alcuni dei più rinomati esperti mondiali sull’argomento, tra cui il responsabile del National Institute of Diabetes and Digestive and Kidney Diseases Kevin Hall, soltanto pochissime aree geografiche del pianeta (individuabili, in particolar modo, in Giappone e Cina) sarebbero quasi totalmente esenti dal problema.
Definiamo sconcertanti questi risultati poiché lascerebbero intendere che codeste malattie, derivate in massima parte non già da veri e propri disagi clinici ma soltanto da vizi e cattive abitudini alimentari, dunque correggibili grazie all’impegno e alla buona volontà, determinerebbero, oltre ai noti problemi che ormai tutti conosciamo e che ormai tutti avremmo dovuto imparare a scongiurare, una vera e propria riduzione del volume del cervello.
Per fortuna però ci sono delle buone notizie, un gruppo di scienziati italiani coordinati da Uberto Pagotto, endocrinologo dell’Alma Mater, sono riusciti a realizzare un farmaco per combattere l’obesità che è privo di ogni effetto coollaterale.