Maniglie dell’amore segnale pericoloso di patologie

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Essere di peso normale sia in proporzione all’altezza che all’età può sembrare un segnale di miglior salute, eppure una recente ricerca effettuata presso la Mayo Clinic ha verificato che ciò non evita i problemi e le patologie, specialmente legati alle malattie cardiovascolari. Insomma, anche se ci sembra di essere nella norma, quelle fasce di grasso presenti tra i muscoli, ed in particolare nella zona addominale (le “maniglie dell’amore” come vengono spesso chiamate) sono altrettanto pericolose e possono creare problemi di salute al pari di quanto accade nelle persone obese o in sovrappeso.
Queste riserve di grasso infatti vengono metabolizzate dal fegato, e vengono convertite in colesterolo nel sangue, responsabile, come noto, di diverse patologie, dalla pressione alta alle malattie cardiache, dall’ictus al diabete.

Un gene responsabile dell’obesità

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Una recente ricerca dell’Università di Cambridge e del Wellcome Trust Sanger Institute ha dimostrato che la causa dell’obesità infantile sia proprio un gene.

Lo studio è stato condotto su 300 bambini affetti da obesità grave. E’ stato analizzato il genoma di ogni bambino ricercando selezioni e duplicazioni del DNA.

Le scarpe indossate influiscono sui disturbi e dolori al piede una volta anziani

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Nelle donne, le scarpe che si indossano da giovani hanno un importanza notevole, nella vecchiaia, sullo sviluppo di dolori e disturbi ai piedi. Lo hanno evidenziato ricercatori statunitensi della Boston University School of Public Health e dell’Aging Research Institute presso l’Hebrew SeniorLife, che hanno condotto uno studio di notevoli dimensioni, il Framingham Study Foot, tra il 2002 e il 2008.
Gli autori della ricerca, pubblicata nel numero di ottobre della rivista Arthritis Care & Research, hanno analizzato i dati forniti da 1900 donne e 1472 uomini sottoposti ad un severo questionario sull’insorgenza di disturbi agli arti inferiori, come dolori e rigidità, in uno o entrambi i piedi, che hanno anche fornito indicazioni sulle calzature utilizzate in passato ed attualmente.

Le persone in sovrappeso non percepiscono la propria obesità

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Un recente sondaggio condotto nel Regno Unito, condotto da un’importante agenzia britannica di sondaggi online, YouGov, per conto dell’organizzazione SlimmingWorld, ha rivelato un aspetto importante, e finora non approfondito, della diffusione dell’obesità: il fatto che in una percentuale molto elevata di casi chi è obeso non si sente tale.
Intervistando un campione di 2000 persone, il sondaggio ha scoperto che più di un quarto di esse erano da considerare nella categoria degli obesi, ma che solo il 7% di questi sembrava ammettere di sentirsi sovrappeso.

Fumo, colesterolo ed alta pressione riducono la vita di 10 anni

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Mezza età, di sesso maschile, fumatore e con alta pressione sanguigna ed una dieta ricca di grassi e colesterolo: con queste caratteristiche, si accorciano le prospettive di vita di 10 anni, rispetto a chi ha uno stile di vita più salutare.
Questi risultati sono il frutto di uno studio britannico realizzato in un arco temporale molto lungo, 40 anni, su un campione di 19.000 dipendenti pubblici di età compresa, all’inizio dello studio, tra i 40 ed i 69 anni.
Lo studio, pubblicato sul British Medical Journal, è stato istituito sul finire degli anni ’60, quando in Inghilterra si registrava un picco di malattie vascolari.

Sintomi steatosi epatica non alcolica

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NAFLD o steatosi epatica non alcolica, definisce una condizione in cui all’interno del fegato si sviluppa un accumulo di grassi in eccesso, anche in persone che non bevono alcool.
La presenza di grassi nel fegato non è una condizione normale, tuttavia essa può anche non provocare problemi.
In alcuni casi invece, i grassi nelle cellule epatiche possono causare l’infiammazione delle cellule del fegato, e provocare fenomeni di cicatrizzazione, una condizione grave denominata steatopatite non-alcolica, che può provocare disturbi funzionali al fegato e cirrosi.

Una modica quantità di birra rafforza la densità ossea nelle donne

birra

Per le donne, bere moderate quantità di birra può essere utile per il rafforzamento delle ossa. Questo sostiene, sulla base di una ricerca condotta su un campione di 1700 donne, un gruppo di ricercatori spagnoli, dell’Università di Estremadura in Caceres, che hanno pubblicato i dati dello studio sulla rivista Nutrition.
La densità ossea delle donne coinvolte nello studio è risultata infatti percentualmente migliore in quelle che bevevano in maniera regolare rispetto alle non bevitrici.
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