Una “reazione acuta da stres” (nota anche come disturbo acuto da stress, shock psicologico, shock mentale, o semplicemente shock) è una condizione psicologica che si sviluppa in risposta ad un evento traumatico, più o meno improvviso. Per la prima volta tale “risposta” fu descritta nel 1920 dal fisiologo Walter Cannon ritenuto da molti il padre della psicosomatica: la sua teoria si basava sull’osservazione degli animali ed illustrava come questi reagissero a delle minacce con una forte scarica del sistema nervoso simpatico. In seguito tale reazione è stata identificata come primo sintomo di una sindrome generale di adattamento che regola le risposte allo stress nei vertebrati ed altri organismi. Oltre la storia, scopriamone insieme i sintomi, le cause scatenanti e le possibilità di cura.
Psichiatria
Disturbo di personalità narcisistico e schizoide, quale è la differenza?
Cosa si intende per disturbo della personalità? Nel tempo, in molti hanno osservato e studiato le anomalie di comportamento, definendole manie, “perversioni morbose di sentimenti naturali”, eccetera. Solo a cavallo del 1900 si è arrivata ad una definizione di disturbo mentale vero e proprio inserendo determinati comportamenti antisociali sotto la terminologia di “personalità psicotica”. Tra i più comuni o comunque noti troviamo sicuramente il disturbo di personalità narcisistico e lo schizoide. Ecco quali sono le differenze e come riconoscerli.
10 disturbi della personalità: i sintomi da riconoscere
Quando si parla di disturbo di personalità, si fa riferimento a manifestazioni di comportamento e mentali disadattive, che coinvolgono la sfera interpersonale e cognitiva, in modo pervasivo, ovvero costante. In psichiatria e psicologia clinica ne sono stati identificati 10, spesso confluenti l’uno nell’altro. Ecco come distinguerli riconoscendo i sintomi.
Abulìa, cause, sintomi e cura
Abulìa, ovvero apatia, pigrizia, accidia, svogliatezza, indolenza, tanti sinonimi usati comunemente, ma che possono indicare anche un disturbo patologico. In particolare l’abulia è stata identificata già nel 1838 come un problema neurologico, ma a tutt’oggi non se ne conoscono ancora a fondo le peculiarità. Nel corso del tempo infatti la definizione di abulia è stata oggetto di varie interpretazioni. Di cosa si tratta di preciso? Quali i sintomi patologici, le cause ed eventualmente la cura? Scopriamolo insieme.
Disturbo di conversione, cura, prognosi e prevenzione
Un disturbo di conversione, noto in passato anche come forma di isteria, provoca nei pazienti una serie di disturbi neurologici, come l’intorpidimento, la paralisi di un arto, mutismo, sordità, cecità. Il tutto in assenza di una causa organica riscontrabile. In genere questi disturbi si manifestano dopo un forte stress psico-fisico, nell’immediato e/o all’improvviso. Rientra nei disturbi psichiatrici secondo la classificazione del DSM-5 (ovvero del Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali- quinta edizione).
Disturbo di conversione, come si fa la diagnosi
Il disturbo di conversione è una condizione di salute mentale in cui una persona può sviluppare una serie di sintomi caratteristici di deficit neurologici o sensoriali che non possono essere spiegati con una malattia organica, in quanto esclusa da test diagnostici specifici. In genere ad esempio si manifesta con un blocco (parziale o totale) di alcune funzioni come la vista, l’udito o la possibilità di camminare. Un esempio può essere la paralisi di una gamba o la cecità dopo un incidente, laddove non vi siano lesioni fisiche riscontrate. Scopriamone insieme i dettagli, come fare la diagnosi ed avviare una terapia corretta.
Disturbo di conversione, sintomi e cause
Il disturbo di conversione, noto anche come isteria di conversione rientra secondo il DSM (Manuale Diagnostico e Statistico) delle malattie mentali nei cosiddetti disturbi somatoforfi (come l’ipocondria, il disturbo del dolore, quello di somatizzazione, e il disordine dismorfico del corpo). In particolare il disturbo di conversione è caratterizzato da una perdita funzionale neurologica e/o sensoriale improvvisa, conseguente solitamente ad un forte impegno psichico o emotivo. Da qui il termine conversione che indica il passaggio ad un deficit funzionale fisico, in assenza di cause organiche accertate.