Gravidanze durante l’attentato dell’11 Settembre

WorldTradeCenter

Il giorno in cui ci furono gli attacchi terroristici alle Torri Gemelle di New York si stima che nei paraggi ci fossero all’incirca 1700 donne incinte.
La domanda che sorge spontanea è se la paura che hanno provato in quel momento si sia poi trasmessa ai feti.
Questo quesito se l’è posto il Discover Magazine al quale ha risposto Rachel Yehuda psichiatra del Veterans Affairs Medical Center, sostenendo di sì, che può essere stato trasmesso ai feti.
La dottoressa è una dei massimi conoscitori mondiali nel campo del disturbo post traumatico da stress e durante la sua carriera si è spesso occupata di sopravvissuti ai campi di concentramento nazisti e di reduci della guerra del Vietnam.

Nuove tipologie di depressione

depressione

Esistono dei comportamenti dovuti a fenomeni sociali che non vengono considerati come delle patologie vere e delle malattie mentali ma solo come fattori di stress dovuti alla società attuale.
Tra questi sono annoverati il gioco d’azzardo, lo shopping compulsivo e l’utilizzo sfrenato del web.
La mania di acquistare smoderatamente oggetti o vestiti di cui non se ne ha necessità o mascherarsi dietro personalità fittizie sul web (di cui Facebook ne è l’esempio lampante), sono delle patologie che nascondono non soltanto dei problemi relazionali, ma anche una forte depressione e un forte stress e come tali vanno curate.

Attacco di panico, come si cura

attacco panico

Gli attacchi di panico sono un’ improvvisa ed intensa paura accompagnati da sintomi somatici e cognitivi come palpitazioni, sudorazione improvvisa, sensazione di soffocamento, dolore al petto, nausea, tremore, brividi, vampate di calore, paura di morire.
Per curarli si usa una forma di psicoterapia cognitivo comportamentale che studi hanno dimostrato essere la più efficace e veloce; si tratta infatti di una psicoterapia breve fatta di sedute settimanali in cui il paziente assieme al medico si concentra sull’ apprendimento di modalità di comportamento e di pensiero più funzionali atti a spezzare i circoli viziosi che creano.

Cataplessia, come si verifica

cataplessia

La cataplessia è un disturbo che provoca una perdita temporanea del tono muscolare solitamente associata a forti emozioni come pianto, riso, felicità ecc. o dal loro ricordo e può verificarsi più volte nell’ arco di una giornata.
Questa malattia può essere di lieve entità se provoca appunto una lieve e parziale spossatezza nel soggetto in cui si esterna come un cedimento momentaneo degli arti, oppure di grave entità se si verifica una totale atonia dei muscoli.

Narcolessia, che cos’è?

narcolessia

La narcolessia è un disordine neurologico che è caratterizzato da un’improvvisa ed incontrollabile sonnolenza. E’ una malattia cronica che si manifesta nell’età adolescenziale e provoca una grave disabilità.
E’ una sonnolenza diurna che durà per lo più una ventina di minuti e non ha corrispondenze con le ore dormite di notte, è un sonno irrefrenabile che si manifesta quando vi è uno scarso stimolo ambientale e i sintomi caratteristici sono la cataplessia, le allucinazioni ipnagogiche e le paralisi nel sonno.
La narcolessia è causata da un’alterazione del sistema nervoso centrale ed in particolar modo dei centri per la regolazione del ritmo sonno-veglia.

In aumento i falsificatori dei test sull’ADHD

studenti

La sindrome da iperattività e deficit di attenzione (ADHD) è una condizione che attualmente viene considerata molto seriamente dalla comunità medica, e per certi versi è sempre più conosciuta anche dalla popolazione.
Al punto che gli esperti stanno osservando con preoccupazione come cresca la percentuale di giovani ed adulti che tentano di farsi diagnosticare la condizione. Lo ha rilevato una recente ricerca, che ha voluto approfondire recenti revisioni di studi in merito che hanno evidenziato come le percentuali di coloro che falsificano ad hoc i test pur di farsi diagnosticare l’ADHD sono passate dall’8 al 35%.

ADHD diagnosticata più facilmente nei bambini più giovani della classe

ritalin

Quasi 1 milione i bambini negli Stati Uniti per i quali è stata diagnosticata la sindrome da iperattività e mancanza di attenzione, ADHD, che in realtà non sarebbero affetti da questa condizione. Un errore diagnostico denunciato da un recente studio realizzato dalla Michigan State University e pubblicato in esclusiva su USA Today, che rivela come i bambini più giovani in una classe scolastica hanno una probabilità più alta di circa il 60% di essere diagnosticati come affetti da ADHD.
Panoramica privacy

This website uses cookies so that we can provide you with the best user experience possible. Cookie information is stored in your browser and performs functions such as recognising you when you return to our website and helping our team to understand which sections of the website you find most interesting and useful.