Ansia e depressione associate al rischio di obesità

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Disturbi mentali relativamente comuni come ansia e depressione, possono contribuire ad aumentare i fattori di rischio per l’obesità. E’ quanto afferma un recente studio di ricercatori britannici dell’University College di Londra che ha condotto una ricerca recentemente pubblicata su BMJ.
I ricercatori hanno analizzato una grande mole di dati provenienti da quattro studi medici realizzati sui 4363 dipendenti pubblici inglesi i età compresa tra 35 e 55 anni, seguiti per un periodo di tempo di 19 anni, dal 1985 al 2004.

Dieta mediterranea per prevenire la depressione

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La dieta mediterranea, è provato, protegge da malattie cardiache e cancro, e, secondo un nuovo studio realizzato da ricercatori spagnoli dell’Università di Navarra e Las Palmas, ha i suoi effetti benefici anche contro l’insorgere della depressione.
La ricerca, pubblicata Journal of the American Medical Association, si è basata sullo studio, durato quattro anni, di 10.094 adulti sani, sottoposti ad una serie di questionari che rilevavano la loro aderenza alla dieta mediterranea nell’alimentazione.
I partecipanti di sesso maschile, ex fumatori, sposati e più anziani erano coloro che risultavano più aderenti alla dieta mediterranea, erano più attivi fisicamente e capaci di accumulare maggior energia.

Sintomi disturbo ossessivo compulsivo

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Preoccupazioni, dubbi e credenze superstiziose sono comuni nella vita quotidiana di tutti, il problema è quando diventano vere e proprie ossessioni che impediscono di poter pensare e fare altro se non gesti ripetitivi ed ossessivi. Disturbo Ossessivo Compulsivo è il nome che viene dato a questa particolare condizione che occorre quando il cervello sembra come bloccarsi su un particolare pensiero. E’ una vera e propria malattia, causata dal fatto che il cervello soffre problemi di elaborazione delle informazioni. Si pensa che a livello biologico si tratti di un mal funzionamento nella distribuzione della serotonina nei neuroni.
Prima dell’arrivo di farmaci moderni e delle terapie cognitivo-comportamentali, il disturbo ossessivo compulsivo era considerato un male incurabile mentre oggi lo si può combattere e vincere con successo.

Fumare in gravidanza associato con sintomi psicotici nel bambino

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Una nuova ricerca pubblicata nel numero di ottobre del British Journal of Psychiatry, evidenzia un legame molto stretto tra il fumare durante la gravidanza e sintomi psicotici nel bambino.
Un gruppo di ricercatori britannici hanno analizzato i dati forniti da una ricerca a largo raggio, Avon Longitudinal Study of Parents and Children, soffermandosi su un campione di 6356 dodicenni.L’11% di questi (734), sottoposti ad accurate interviste, sono risultati aver avuto sospetti o reali sintomi di psicosi.
I ricercatori hanno osservato un effetto ‘dose-risposta’, nel senso che il rischio di sintomi psicotici è risultato più elevato nei bambini le cui madri fumavano di più durante la gravidanza.

Sintomi attacco di panico

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L’attacco di panico consiste in una improvvisa ed intensa sensazione di paura e di ansia che possono aumentare il battito cardiaco, far insorgere vertigini e venire il fiato corto.
Per alcune persone esso è così violento da far pensare di essere sul punto di morire o di subire un attacco di cuore.
L’organismo umano, in situazione di stress o di pericolo, si attiva attraverso l’aumento del battito cardiaco, la respirazione più intensa e rapida, ed una scarica di energia, ciò avviene analogamente nel caso degli attacchi di panico anche senza che apparentemente vi sia alcun pericolo o stress in arrivo.

Sintomi ansia

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Sentirsi preoccupati o nervosi è una condizione normale nella vita quotidiana e ad ognuno di noi può essere capitato più di una volta.
Questa condizione, identificata in medicina come ansia, può essere, nei casi in cui essa sia lieve o moderata, addirittura uno stimolo a focalizzare l’attenzione, le energie e le motivazioni del proprio agire. Quando invece essa è grave, possono insorgere sentimenti di impotenza, confusione e preoccupazione che sono sproporzionati al motivo che le catena.

Il suicidio nel disturbo bipolare

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Il disturbo bipolare, notoriamente difficile da diagnosticare e da trattare, può avere come conseguenza anche il suicidio, che, secondo recenti studi, occorre in un tasso molto elevato, fino al 20% dei casi. Circa la metà delle persone affette da disturbo bipolare tentano il suicidio.
Non tutte le persone con disturbo bipolare hanno un rischio analogo di suicidio. Secondo una ricerca condotta su più di 32.000 casi di disturbo bipolare, è risultato che gli uomini tentano il suicidio con meno frequenza delle donne, sebbene è anche vero che queste ultime risultano fallire più frequentemente nel tentativo.
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