Empatia in calo tra i giovani

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Tre decenni di ricerche e diversi studi presi in considerazione per verificare quanto i giovani di oggi siano molto meno empatici che in passato.
Un calo che, almeno negli Stati Uniti, dove è stata condotta la ricerca esaminando una grande mole di dati ricavati da 72 studi precedenti, risulta essere più alto del 40%.
In definitiva, i ragazzi di oggi, rispetto ai giovani degli anni ’70-’80, prendendo in considerazione la fascia degli studenti universitari, risultano avere una minor capacità empatica, che si traduce nel fatto che fanno minori sforzi per capire e sostenere i propri coetanei, hanno minor simpatia o tenerezza per loro e sono meno sensibili per chi, intorno a loro, risulta essere meno fortunato o più in difficoltà.

Internet: sull’autismo non è una fonte di informazione affidabile

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Con la diffusione di Internet è normale che in molti si rivolgano alla rete per avere informazioni riguardo a trattamenti terapeutici per diverse tipi di disturbi e malattie.
Un recente studio statunitense, presentato di recente al meeting internazionale dell’organizzazione Autism Research, ha voluto verificare se i siti disponibili in rete per quanto riguarda l’autismo fossero in grado di dare risposte valide ed adeguate alla sete di sapere di genitori con figli autistici.
Uno studio del 1999 aveva rilevato come già allora fossero presenti in rete circa 100.000 siti dedicati all’autismo, ed oggi tale numero, sui tre dei principali motori di ricerca utilizzati è aumentato fino a dare 17,4 milioni di risultati.

Depressione post-parto anche per i padri?

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I nuovi padri potrebbero essere, al pari delle madri, affetti da depressione post-parto, anche se in generale tale aspetto viene preso poco in considerazione, o viene del tutto trascurato.
Secondo una ricerca, apparsa di recente sulla rivista Journal of American Medical Association, sarebbero uno su 10, una percentuale che risulta sicuramente inferiore a quanto accade per le donne ma sicuramente di più di quello che fino ad oggi si pensava.

Problemi mentali da bambini compromettono la qualità della vita da adulti

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Coloro che da bambini o da adolescenti soffrono di disturbi psicologici come la depressione o abusano di sostanze sono destinati in buona percentuale ad avere da adulti una vita più difficile e ricca di problemi.
Chi da giovane soffre di problemi di salute mentale risulta inoltre avere meno probabilità di sposarsi e di riuscire a massimizzare le proprie opportunità nello studio come nel lavoro, ed hanno un’aspettativa di vita ridotta di almeno il 20%.
E’ questo quanto da uno studio realizzato dalla Rand Corp., un’organizzazione no-profit, recentemente apparso sulla rivista Social Science & Medicine.

Crisi finanziaria aumenta stress ed ansia nei lavoratori

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Gli ultimi due anni sono stati caratterizzati da un montare in generali di problemi legati ad ansia e stress, soprattutto tra i lavoratori, causati dalla situazione generalizzata di crisi finanziaria, che ha colpito il pianeta nella sua globalità.
Straordinari, tempi di lavoro più lunghi, preoccupazione di perdere il lavoro hanno fatto si che si sia registrato un aumento considerevole delle persone che ricorrono si rivolgono al medico per problemi come stress ed ansia.

Il tocco di una donna efficace anche nel mondo degli affari

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Il tocco di una donna possiede una magia speciale, anche nel mondo degli affari. E’ quanto sostengono i ricercatori della Columbia University Business School e dell’Università di Alberta, che recentemente hanno pubblicato sulla rivista Psychological Sciences un interessante studio in merito.
Per uomini e donne impegnati in trattative finanziarie insomma, il contatto fisico con una donna, come lo stringere la mano, o la pacca sulla spalla, sono segnali molto potenti che instillano nell’interlocutore maggior fiducia in se stessi, rassicurazione e persino una disponibilità maggiore ad avventurarsi nei rischi di un’operazione finanziaria.

Troppa TV da piccoli pregiudica salute, relazioni sociali e rendimento scolastico

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I bambini più piccoli che guardano molta televisione avranno, nel corso della loro esperienza sociale e scolastica successiva una probabilità maggiore di avere problemi di rendimento, meno salute e più problemi di bullismo a scuola.
E’ un panorama preoccupante quello disegnato dai ricercatori canadesi dell’Università di Montreal, che hanno recentemente pubblicato la loro ricerca sulla rivista The Archives of Pediatrics and Adolescent Medicine.
Lo studio ha preso in considerazione un campione di 1300 bambini canadesi, di età compresa tra i due ed i cinque anni. Gli stesi bambini sono poi stati seguiti al follow-up durante la frequentazione della quarta classe elementare, monitorando lo stato di salute generale, le performance scolastiche e le relazioni sociali.
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