Ipocrisia e potere

ministro

Perché così tante persone poste in posizione di potere non rispettano le stesse regole etiche che promuovono per gli altri?
La risposta in uno studio, che sarà prossimamente pubblicato sulla rivista Psychological Science ed è apparso come comunicato stampa della Association for Psychological Science.
Secondo le ricerche di Adam Galinsky, professore di Ethics and Decision in Management presso la Northwestern University’s Kellogg School, il potere e l’influenza sugli altri possono causare un’incoerenza, talvolta anche grave, tra l’etica pubblica ed i propri comportamenti privati.

Psicoterapia strumento efficace contro l’obesità

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Un programma di psicoterapia può funzionare meglio di altri strumenti per aiutare le ragazze a rischio obesità dall’accumulare chili di troppo.
E’ quanto hanno evidenziato ricercatori dell’Uniformed Services University’s Department of Medical and Clinical Psychology.
Il programma di psicoterapia, incentrato sul miglioramento delle relazioni interpersonali e le difficoltà nei rapporti sociali, identificate come causa di alcuni comportamenti non salutari, è stato testato su 38 ragazze, sottoposte, casualmente, al programma di psicoterapia oppure ad un normale programma di alimentazione equilibrata e salutare.

Poco sonno tra i giovani legato a depressione e pensieri suicidi

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Un recente studio americano sui ragazzi di età compresa tra i 12 ed i 18 anni, ribadisce ancora una volta che la scarsa durata del sonno è strettamente legata all’insorgere di disturbi come depressione e pensieri suicidi. I ragazzi che vanno a dormire dopo la mezzanotte risultano avere il 24% in più di possibilità di soffrire di questi disturbi rispetto ai ragazzi che vanno a letto alle 22.

Coloro che dormono meno di cinque ore per notte hanno inoltre un rischio del 71% più elevato di soffrire di depressione rispetto a quelli che dormono otto ore.

Aspetti positivi per lo sviluppo nei videogiochi

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I videogiochi sono stati spesso accusati di essere i responsabili della violenza tra i giovani, ed anche di promuovere comportamenti poco sani, come per esempio alimentare la tendenza all’obesità tra i bambini a causa del mancato esercizio fisico, ma un recente studio ha evidenziato che i videogames hanno anche interessanti aspetti positivi, soprattutto nello sviluppo di alcune capacità mentali, cognitive e di reazione.
Lo sostengono i ricercatori del Wheaton College, un’istituzione di ricerca statunitense, in Massachusetts, che hanno coinvolto 20 studenti nella ricerca.

Rimedi naturali per il jet lag

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Con l’avvento del Natale sicuramente saranno in tanti coloro che in questo periodo si sottoporranno a lunghi viaggi, per ritrovare parenti ed amici, o approfittando dei giorni di vacanza per raggiungere la meta turistica desiderata. Uno dei problemi dei viaggi, soprattutto quelli di lunga durata, come i transoceanici, o per destinazioni per cui si passano in un colpo diversi fusi orari, è sicuramente l’effetto del jet lag, così come viene chiamata quella sensazione di malessere dovuta all’improvviso cambio di orario e di ambiente.

Ci sono molte opportunità di combattere il disagio causato dal jet lag, e molte comprendono l’utilizzo di farmaci, studiati apposta per recuperare le energie e far fronte al senso di stanchezza e spossatezza che è uno dei sintomi più evidenti del disturbo.

I fiori fanno bene ai pazienti in ospedale

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I fiori sono sempre stati associati al dono ed alle manifestazioni d’affetto, ed anche per i malati ed i pazienti il fiore ha sempre simboleggiato l’augurio di guarigione e la vicinanza affettiva di parenti ed amici. Tuttavia, nel corso della storia degli ospedali i fiori sono stati guardati talvolta con diffidenza, ed attualmente in alcuni ospedali è vietato portarli nelle camere dei pazienti.
Un recente studio di due ricercatori dell’Imperial College di Londra condensa, e confuta, quelli che in passato sono stati gli argomenti chiave che avrebbero portato al bando dei fiori nelle camere dei degenti in ospedale.

Essere turbolenti da adolescenti pregiudica le aspettative di vita

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Una storia turbolenta da giovani ed adolescenti aumenta il rischio di morte prematura o di avere problemi di salute una volta diventati adulti, già a partire dalla soglia dei 48 ani di età.
Sono i risultati a cui è giunto un recente studio di ricercatori britannici, che hanno seguito un campione di 411 ragazzi che nel 1961 avevano tra gli 8 ed i 9 anni.
Nel gruppo di coloro che a 10 anni manifestavano una serie di comportamenti anti-sociali, tra i quali la tendenza a non frequentare la scuola o avere rapporti conflittuali con i coetanei, e che all’età di 18 anni hanno avuto i primi problemi con la legge il 16,3%, ovvero circa un sesto, all’età di 48 anni risultavano essere deceduti o avere grossi problemi di salute ed un grado più alto di disabilità.
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