Si evince che il vantaggio massimo per il cuore (il quale ha bisogno dello sport) in termini di riduzione della colesterolemia LDL e del rischio cardiovascolare, si guadagna con 5 sedute settimanali di attività fisica aerobica, a intensità non elevata (ciò equivale insomma a una camminata a 4/5 km/h), per 30-40 minuti al giorno.
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Sport: perché fermarsi per un pò fa ammalare il corpo
Il corpo umano si configura come un organismo che presenta un estremo bisogno: il bisogno di muoversi. Muoversi e lavorare. D’estate come di inverno, a prescindere dalle condizioni climatiche. Naturalmente, non è un discorso da fare nell’ottica di avversità temporali troppo avanzate. Si discute qui della possibilità di fare sporto quando le condizioni lo consentono, senza andare incontro a rischi di altro tipo.
Cresce il numero dei medici in Italia
Sono ben 924 le borse di studio messe a disposizione, nel 2013, per avere ingresso al corso di formazione specifica in medicina generale. Un calo del 5,8% rispetto alle 981 borse assegnate nell’anno precedente. Eppure la richiesta verso questa specialità aumenta: gli aspiranti giovani medici di famiglia sono cresciuti del 21,7% rispetto al 2012, e di conseguenza è aumentato il numero degli esclusi che arriva al 29,5%. Giovani professionisti che accedono al concorso, in media, alla soglia dei 29 anni, la stragrande maggioranza sono donne (rappresentano il 60% del totale dei vincitori contro il 40% dei medici di sesso maschile).
Lo sport aiuta gli anziani
Sono giovanissimi i nuovi medici italiani
La buona notizia c’è: cresce il numero dei medici in Italia. In generale il 69% ha un’età compresa tra i 24 e i 29 anni, con un picco del 95% in Abruzzo che ha il primato dei più giovani futuri medici di medicina generale di sesso maschile (l’età media è di 26,7 anni), mentre le donne più giovani sono nel Lazio (27,7 anni). Il 21% ha invece un’età tra i 24 e i 29 anni con un picco del 44% in Basilicata. Il 6,5 % ha invece tra i 35 e 39 anni (il 22,2% in Umbria), un residuale 3,5% ha più di 40 anni con un’impennata in Sardegna dove troviamo le donne meno giovani (età media di 34,4 anni), mentre i neo formandi di sesso maschile più avanti con l’età si trovano in Basilicata (31,8 anni).