Esame del DNA offre risposte più chiare sul tumore al seno

fiocco rosa

Il patrimonio genetico presente nelle cellule tumorali del cancro al seno è il miglior indicatore sul tipo di tumore e sui suoi possibili sviluppi rispetto al tradizionale esame anatomico e dell’aspetto di questo.
Lo suggerisce uno studio di ricercatori europei che hanno analizzato il codice genetico di 595 tumori al seno, confrontandolo con lo stesso tipo di tessuti presenti in donne non affette dal tumore.
Per molto tempo, fino almeno alle soglie del nuovo secolo, il tumore al seno veniva valutato in base alle dimensioni, all’aspetto, o all’impatto più o meno esteso sui linfonodi.

Olio di oliva previene i tumori al seno

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L’olio d’oliva, un alimento semplice e salutare, che, secondo una recente ricerca spagnola potrebbe anche essere di aiuto nel prevenire il tumore al seno nelle persone predisposte.
I componenti presenti in questo grasso monoinsaturo, dai forti poteri antiossidanti, attaccherebbero i tumori, ne ritarderebbero l’insorgere e la crescita, e proteggerebbero il DNA dal pericolo provocato da cellule cancerose particolarmente dannose.

Individuate le «cellule zero» causa del melanoma

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In un recente studio pubblicato sull’ultimo numero della rivista “Nature” alcuni ricercatori americani affermano di avere individuato le «cellule zero» causa del cancro maligno alla pelle, conosciuto anche come melanoma.

Ripetitori telefonici e rischio di tumori infantili: non c’è correlazione

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Secondo un gruppo di ricercatori britannici della Imperial College of London School of Public Health, non ci sono prove evidenti che vivere vicino ai ripetitori per la telefonia cellulare aumenti il rischio di tumori infantili.
La ricerca in una prima fase ha individuato 1.926 casi di tumori infantili occorsi in Gran Bretagna dal 1999 al 2001. Di questi, per 529 casi non è stato possibile determinare l’ubicazione della madre rispetto ai ripetitori radiomagnetici, ma per il rimanente gruppo di 1397 casi invece ciò è stato reso possibile.

Metalli pesanti nella bigiotteria

gioielli

Negli Stati Uniti di recente ha fatto scalpore la notizia che alcuni grandi magazzini, come Wal-Mart o Claire’s o Target, avevano messo in commercio alcune partite di gioielli e bigiotterie per bambini e ragazzi che erano risultati contaminati con il cadmio. Questo metallo, considerato come uno dei “metalli pesanti” è altamente tossico per l’uomo, anche in piccole quantità. Esso si deposita nel corpo umano, e può creare seri problemi ai reni ed al fegato, ed inoltre sono risapute le sue proprietà cancerogene.

Dal mare un nuovo farmaco che prolunga la vita nei tumori al seno

fondali marini

Un farmaco sperimentale denominato eribulin è risultato aumentare la sopravvivenza nelle donne affette da tumore al seno che in passato non avevano ottenuto alcun risultato valido con terapie chemioterapiche.
L’eribulin sarebbe dunque il primo farmaco a risultare efficace con questa tipologia di malati terminali, rivelano i ricercatori del St. James Hospital di Leeds in Inghilterra.
Un risultato già in parte anticipato presso la Food and Drug Administration statunitense che a breve dovrebbe approvare la produzione del farmaco negli USA.

Nuove conferme del legame tra lettini abbronzanti e melanoma

solarium

Crescono sempre di più le prove di una forte associazione tra melanoma e lettini abbronzanti. Secondo una recente ricerca statistica su 2.268 pazienti pubblicata sulla rivista Cancer Epidemiology, Biomarkers & Prevention c’è un 74% di probabilità maggiore di contrarre il temibile e mortale tumore alla pelle per chi si sottopone a sedute di abbronzatura artificiale.

Coloro che hanno utilizzato i lettini abbronzanti per più di 10 anni hanno il doppio di probabilità di contrarre il melanoma rispetto a chi non li ha mai usati, ribadiscono i ricercatori della School of Medicine della Brown University.

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