Caffè rimedio naturale contro i tumori alla prostata?

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Il caffè è da sempre al centro di un dibattito molto partecipato tra coloro che ne evidenziano i possibili effetti salutari, e chi invece ne evidenzia soprattutto gli effetti nocivi. Probabilmente, come per molte altre sostanze ed alimenti, anche il caffè presenta per il nostro organismo, dei pro e dei contro. Secondo un recente studio per esempio, i forti consumatori di caffè hanno un rischio inferiore del 60% di tumori aggressivi alla prostata, rispetto ai non consumatori della bevanda.

Il caffè svolge un ruolo determinante su come l’organismo brucia lo zucchero ed anche sui livelli degli ormoni sessuali entrambi collegati all’insorgere dei tumori alla prostata.

I telefoni cellulari non hanno aumentato i tumori cerebrali

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La diffusione dei telefoni cellulari e l’insorgenza di tumori al cervello. E’ un fenomeno dibattuto e che ancora resta nell’ambito delle ipotesi, come sottolinea un recente studio realizzato da ricercatori danesi della Danish Cancer Society, che ha compiuto un’approfondita ricerca sui tumori al cervello sulla popolazione di Danimarca, Finlandia, Norvegia e Svezia compresa tra i 20 ed i 79 anni.
Secondo il loro studio l’andamento dei tassi di cancri e tumori al cervello non è sensibilmente aumentato da quando si è diffuso l’uso dei telefoni cellulari.
Anche se, commentano alla fine dello studio, sono necessari ulteriori ricerche per verificare quanto da loro osservato.

Individuato il ruolo chiave di un enzima nella sviluppo del tumore al seno

tumore al seno

Scienziati dell’Istituto per la Ricerca sul Cancro britannico hanno identificato un enzima che sembra avere un ruolo fondamentale nella trasformazione dei tessuti del seno in tumore. Tale scoperta potrebbe in futuro offrire la possibilità di approntare farmaci adeguati che, bloccando l’azione dell’enzima, riescono a ridurre la progressione di tumori
Lo studio, pubblicato sula rivista Cell, si è basato su una ricerca compiuta su topi da laboratorio. I ricercatori sostengono che nei topi sottoposti all’esperimento, il blocco dell’enzima in questione, denominato lisil ossidasi, ha ridotto la frequenza e lo sviluppo dei tumori.

Bisfenolo A: una massiccia esposizione provoca danni all’apparato riproduttivo ed al sistema nervoso

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Un gruppo di operai cinesi, sottoposti ad un’esposizione massiccia al bisfenolo A, una sostanza utilizzata in grande quantità nella produzione di materiali tra i quali le bottiglie in plastica, è risultato essere affetto in misura significativa da problemi sessuali.
Lo riporta un recente studio realizzato da ricercatori statunitensi della divisione ricerca della Kaiser Permanente, un’organizzazione medica di vaste dimensioni con sede a Oakland in California.

Il tumore influisce sulla relazione di coppia e sul matrimonio

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Il cancro può essere fortemente nocivo per la relazione matrimoniale, e la coppia più facilmente si divide se ad essere malata di tumore è la donna. Queste le conclusioni di una ricerca realizzata da ricercatori del Seattle Cancer Care Alliance, pubblicata recentemente sulla rivista Cancer.

Secondo gli autori, che hanno analizzato dati provenienti da un calcolo statistico realizzato su 515 pazienti affetti da tumore e seguiti per un arco temporale di 5 anni, dal 2001 al 2006, quasi il 12 per cento dei matrimoni finisce con un divorzio o di separazione, dopo che uno dei due coniugi sviluppa un tumore.

Una proteina coinvolta nella crescita dei tumori può essere attaccata chimicamente

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Gli scienziati hanno trovato un modo per “disarmare” una proteina che si pensa abbia un ruolo fondamentale nello sviluppo della leucemia ed altre forme tumorali. E’ una nuova strada per realizzare terapie efficaci che potrebbero in futuro aiutare a curare tumori ed altre malattie.
Non è la prima volta che si tenta questo approccio, il tentativo cioè di attaccare con sostanze chimiche le proteine inducendole a cambiare il loro modo di influenzare i geni, ma fino ad ora molte di queste risultavano inattaccabili dai farmaci.

Antigene prostatico specifico: livelli elevati non sempre rivelano un tumore alla prostata

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In tempi recenti il controllo dei livelli di PSA, l’antigene prostatico specifico, si è diffuso enormemente come uno dei segni rivelatori più importanti per il tumore alla prostata. Alcuni ricercatori statunitensi della Wake Forest University School of Medicine, Università del Wisconsin-Madison, hanno però scoperto che la presenza di alti livelli di PSA non è per forza sempre legata alla presenza di forme tumorali alla prostata, ma può anche essere legato alla presenza di un ormone specifico.
Si tratta dell’ormone paratiroideo, prodotto dalle paratiroidi, quattro piccole ghiandole incorporate nella tiroide, che serve al corpo per regolare i livelli di calcio nel sangue, nonché a stimolare la crescita delle cellule della prostata in generale.
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