Trigliceridi alti, dieta adeguata e farmaci

di Redazione

I trigliceridi sono un tipo di grassi (lipidi) che si trovano nel sangue, immagazzinati nelle cellule adipose: con l’alimentazione l’organismo converte le calorie di questi lipidi in energia. Se si assumono più calorie di quelle che si bruciano, (soprattutto quelle definite “facili” come i carboidrati ed grassi), si può incappare in una ipertrigliceridemia, ovvero un accumulo eccessivo di trigliceridi nel sangue (più di 200 mg/dl). Quali rischi? E cosa fare? Dieta o farmaci?

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Perché è importante tenere sotto controllo i trigliceridi alti?

I trigliceridi alti possono contribuire all’indurimento delle arterie o all’ispessimento delle loro pareti (aterosclerosi), fattori che aumentano il rischio di ictus, infarto e malattie cardiache. Questo anche e soprattutto perché l’ipertrigiceridemia non viene mai da sola: è spesso un segno di altre condizioni che aumentano tali rischi, come l’obesità e la sindrome metabolica, un insieme di condizioni che comprende troppo grasso intorno alla vita, ipertensione, alti livelli di trigliceridi, glicemia alta e livelli di colesterolo anomali.
A volte i trigliceridi alti sono un sintomo di diabete di tipo 2 scarsamente controllato, bassi livelli di ormoni tiroidei (ipotiroidismo), malattie epatiche o renali, o condizioni genetiche rare che colpiscono il metabolismo. Alti livelli di trigliceridi potrebbero anche essere dovuti all’assunzione di farmaci come i beta-bloccanti, la pillola anticoncezionale, diuretici, steroidi o il tamoxifene .

La dieta adeguata per abbassare il colesterolo

I trigliceridi rispondono molto bene ad un semplice cambiamento dello stile di vita che comprenda movimento per bruciare le calorie in eccesso, la perdita di peso attraverso il taglio delle calorie e soprattutto la scelta di alimenti meno grassi e più sani. Riassumiamo così cosa fare:

  • Perdere peso. Già con la diminuzione di 5-10 chili si possono avere effetti positivi sui trigliceridi alti.
  • Diminuire le calorie da assumere quotidianamente. Le calorie in eccesso vengono convertiti in trigliceridi che si immagazzinano nelle cellule adipose come grasso. Ridurre le calorie riduce quindi sostanzialmente i trigliceridi. Da qui l’importanza anche di bruciarle le calorie in eccesso, con una sana attività motoria.
  • Evitare zuccheri e cibi raffinati. Carboidrati semplici, come lo zucchero e gli alimenti fatti con farina bianca, possono aumentare i livelli dei trigliceridi, per cui un loro consumo equilibrato e non eccessivo va sempre preferito.
  • Limitare il colesterolo nella dieta: non più di 300 milligrammi (mg) di colesterolo al giorno (meno di 200 mg se si soffre di una patologia cardiaca): vanno dunque evitate le fonti più concentrate di colesterolo, come le carni ricche di grassi saturi, tuorli d’uovo e prodotti di latte intero.
  • Scegliere i grassi sani. Ovvero i monoinsaturi come gli oli di oliva o di arachidi . Sgombro e salmone ricchi di acidi grassi Omega 3 possono essere un ottimo sostituto della carne rossa nella dieta settimanale..
  • Eliminare i grassi trans. I grassi trans si trovano in alcuni alimenti fritti e prodotti da forno commerciali, come biscotti, cracker e snack dolci. Ma non sempre se ne trova l’indicazione sulle etichette. Si può dire che un alimento è caratterizzato da grassi trans in se contiene anche parzialmente olio idrogenato.
  • Limitare la quantità di alcol si beve. Alcool è ad alto contenuto di calorie e zucchero e ha un effetto particolarmente potente sui trigliceridi. Anche piccole quantità di alcol possono aumentare i livelli di trigliceridi.
  • Esercizio fisico regolare: almeno 30 minuti di attività fisica al giorno. Brucia le calorie ed i grassi cattivi (colesterolo LDL e trigliceridi) ed aumenta quelli buoni (colesterolo HDL).

 

I farmaci per abbassare i trigliceridi alti

Se i cambiamenti nella dieta e nello stile di vita non sono sufficienti a controllare i trigliceridi alti, il medico può raccomandare l’assunzione di alcuni medicinali, utili anche contro il colesterolo. I seguenti:

 

  •  Niacina, o acido nicotinico, può ridurre i trigliceridi e il colesterolo “cattivo” (lipoproteine a bassa densità, o LDL, colesterolo). Il medico può prescrivere un supplemento di niacina: non assumerne senza averne parlato prima con lui perché può interagire con altri medicinali e causare effetti collaterali pericolosi se in dosi superiori alle indicazioni.

 

  • I fibrati: come il fenofibrato (Lipsin) e gemfibrozil (Lopid), possono anche abbassare i livelli di trigliceridi.
  • Le statine. Si usano contro il colesterolo, da sole o in combinazione con altri farmaci: dato il rischio di effetti collaterali, va avvisato il medico se durante la loro assunzione si sviluppano dolori muscolari, nausea, diarrea o costipazione.
  • Supplementi di acidi grassi Omega-3. Integratori di acidi grassi Omega-3 possono aiutare a ridurre il colesterolo ed i trigliceridi: meglio assumerli su indicazione del medico curante.

Se si riceve la prescrizione di questi farmaci è opportuno attenersi con precisione ad essa, senza tralasciare assolutamente i cambiamenti della dieta e l’attività motoria.

 

 

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Foto: Thinkstock

 

 

 

 

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