Il vizio del fumo aumenterebbe il declino cognitivo degli individui
Sono ormai noti da anni i danni del fumo che appare particolarmente pericoloso per il cuore e la circolazione. Il fumo però non fa male solo al cuore, ma anche al cervello, andandolo letteralmente a distruggere. È quanto afferma uno studio (pubblicato su Age and Ageing) condotto dai ricercatori del King’s College di Londra che hanno monitorato per circa otto anni 8.800 persone con più di 50 anni. Il risultato?
È stato dimostrato che il vizio del fumo fa marcire il cervello e causa danni irreversibili alla memoria, all’apprendimento e al ragionamento con danni nettamente superiori rispetto alla pressione alta e al sovrappeso.
I ricercatori hanno studiato la possibilità d’interazione fra l’eventualità di poter sviluppare infarto o un ictus e lo stato di salute del cervello, monitorando lo stato di salute dei partecipanti all’inizio dello studio e a intervalli regolari.
I dati dello studio hanno mostrato che le probabilità di incorrere in un attacco di cuore o in un ictus viene associato al livello di declino cognitivo strettamente collegato al vizio del fumo.
FUMARE IN AUTO È PIU’ DANNOSO DEL NORMALE
Se il declino cognitivo sembra procedere con l’invecchiamento, è anche vero che il declino cerebrale può risultare accelerato in base al proprio stile di vita, compreso il vizio del fumo che appare determinante. Gli esperti consigliano di intervenire sul proprio stile di vita modificandolo, soprattutto a partire dalla mezza età.
FUMO TRIPLICA RISCHIO DI EMORRAGIA CEREBRALE
Prima regola: smettere di fumare, ma anche mangiare in modo equilibrato, mantenere il proprio peso forma, fare esercizio fisico regolare e tenere sotto controllo la pressione sanguigna e il colesterolo.
Foto Thinkstock