Il grasso addominale influisce sul funzionamento delle cellule endoteliali.
Queste cellule, denominate cellule endoteliali, sono vitali per il corretto funzionamento dei vasi sanguigni perchè controllano la capacità di queste di dilatarsi o contrarsi, regolando in questo modo il flusso sanguigno.
Danni all’endotelio possono provocare il malfunzionamento delle dilatazioni e delle contrazioni delle arterie, provocando condizioni come la pressione alta ed anche alcuni problemi al sangue.
Accumulando un po’ di peso in più, se questo accade sull’addome, si verifica una compromissione della funzione endoteliale, un indicatore riconosciuto di salute per i vasi sanguigni.
C’è qualcosa nei grassi depositati nell’addome che li rende potenzialmente pericolosi per la salute, spiegano i ricercatori.
La ricerca, pubblicata su Journal of American College of Cardiology, si è svolta esaminando un campione di 43 adulti di peso normale, i quali sono stati invitati, in maniera casuale, qualcuno a guadagnare 9 chili nel corso della ricerca, qualcuno invece a mantenere lo stesso peso corporeo.
I ricercatori hanno misurato nei pazienti la funzione endoteliale al livello dell’arteria brachiale, situata nel braccio; in particolare, hanno valutato la capacità dell’arteria di dilatarsi.
Dati rilevati sia all’inizio della ricerca che dopo otto settimane ed ancora dopo 16 settimane quando il peso corporeo era di nuovo tornato nella norma per il gruppo di pazienti che avevano preso i chili in più.
Per questi i ricercatori hanno osservato una diminuzione della capacità dilatatoria dell’arteria, che tuttavia è ritornata normale quando il peso ritornava nella norma.
Lo studio dimostra perciò in maniera evidente che l’aumento di peso e l’aumento del grasso addominale contribuiscono direttamente alla compromissione della funzionalità endoteliale.
Un fenomeno tuttavia reversibile, ed una ragione in più dunque per mantenere il proprio peso nella norma o ridurre il grasso in eccesso.
Fonte USAToday