Misurare la pressione su entrambe le braccia potrebbe consentire di scovare, con largo anticipo, la Malattia Vascolare Periferica Asintomatica.
Sottoporsi, quanto più frequentemente possibile, a questa veloce, semplice ed indolore pratica medico-clinica, dunque, potrebbe consentirci di individuare e risolvere, con largo anticipo, qualsiasi sorta di problematica, specie se a carico del sistema cardiocircolatorio.
Eppure, nonostante questa realtà scientifica sia ormai da tempo assodata, dimostrata e confermata, la misurazione, per quanto frequente, della pressione sanguigna, potrebbe di per sé non essere bastevole all’individuazione di alcune particolari patologie.
OSCILLAZIONE ELEVATA DELLA PRESSIONE FATTORE DI RISCHIO PER ICTUS E INFARTO
Secondo quanto affermato in questi giorni dai ricercatori del Peninsula College of Medicine and Dentistry dell’Università di Exeter, infatti, la Malattia Vascolare Periferica Asintomatica (in gergo definita semplicemente come PVD) potrebbe venir individuata, giacché asintomatica, solamente sottoponendo il paziente a due successiva misurazione della pressione sanguigna che rilevino il dato in questione sia sul braccio destro che sul braccio sinistro.
► DIETA CONTRO LA PRESSIONE ALTA
La succitata patologia, qualora non venisse trattata per tempo, potrebbe esporre il paziente affetto, sul lungo periodo ed in età adulta, ad un consistente aumento della mortalità, sia per cause cardiache (+70%) che generali (+60%), nei confronti dei soggetti sani.
Senza contare, poi, che una differenza superiore ai 15 millimetri tra la pressione sanguigna rilevata sul braccio destro e quella rilevata sul braccio sinistro (o viceversa), potrebbe essere indicativa di ben più gravi e pericolose patologie cerebro-vascolari.