L’attività fisica in acqua aiuta il cuore e riduce il fiato corto
L’esercizio fisico in acqua aiuta il cuore a stare bene: è quanto sostengono un gruppo di ricercatori del Montreal Heart Institute che hanno dimostrato l’attività benefica della piscina sul nostro cuore.
Nella loro ricerca gli studiosi hanno messo a confronto diversi tipi di attività, in piscina, in palestra, su strada e il risultato è stato chiaro: a parità di attività, l’esercizio svolto in acqua è addirittura più efficiente dal punto di vista cardiorespiratorio. I volontari sono stati sottoposti allo stesso tipo di esercizio sia su una cyclette tradizionale, sia su una bicicletta immersa in una piscina con l’acqua fino al livello del petto. Ciascuno ha raggiunto il massimo di ossigeno (che va a indicare la riuscita dell’esercizio), ma il battito cardiaco in acqua risultava più lento visto che in condizioni del genere la pressione dell’acqua sulla parte inferiore del corpo consente al sangue di ritornare al cuore in modo più efficiente. In pratica l’attività fisica è la stessa di una camminata o di una pedalata con la differenza che l’acqua non fa venire il fiato corto. Insomma la piscina fa bene al cuore e l’attività fisica in acqua è indicata anche per chi non sa nuotare: l’importante è il movimento.
Tra l’altro sono stati riconosciuti i benefici dello sport in anche per chi soffre di malattie come l’artrite o l’obesità: anche in questo caso l’acqua svolge un ruolo importante visto che alleggerisce il peso che grava sulle ossa e sulle articolazioni rendendo l’esercizio fisico adatto a tutti. Martin Juneau, coordinatore della ricerca sostiene che sono necessari circa 150 minuti di attività fisica a settimana per poter ridurre gli attacchi cardiaci dal 32 al 55%.
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