L’ultima notizia in ordine di tempo riguarda i ragù prodotti dalla Star, infatti i carabinieri del Nas hanno riscontrato tracce di carne di cavallo anche nel ragù Star che viene venduto come ragù di manzo.
Il ragù Star è il primo sugo pronto industriale comparso sul mercato in Italia, nel lontano 1962, ma l’azienda ha voluto precisare che nel ragù non è presente carne di cavallo ma solo di bovino. Proprio l’amministratore di Star aveva dichiarato in precedenza di aver comprato la carne da un’azienda della Lombardia con la certezza che si trattasse solo di carne di manzo.
Tuttavia lo scandalo della carne di cavallo si è ormai diffuso in tutto il mondo: secondo quanto riportato dalla Coldiretti, in 24 Paesi europei, asiatici e americani, sono stati ritirati addirittura 200 tipi di confezioni alimentari.
Dal punto di vista nutrizionale la carne di cavallo non è assolutamente pericolosa, anzi. Si tratta di una carne molto magra con un basso contenuto lipidico, quindi è una carne molto tenera e digeribile, con grandi quantità di ferro, non a caso è consigliata a chi pratica sport, ai bambini, alle donne in gravidanza, ed a chi soffre di anemia.
Lo scandalo dei giorni nostri nasce dal fatto che molto probabilmente questa carne di cavallo presente nei cibi industriali non proviene da allevamenti controllati, bensì da carcasse di cavalli contaminati dall’uso di farmaci che vengono somministrati ai cavalli da corsa. In alcune carcasse è stato rinvenuto Fenilbutazone, cioè un antinfiammatorio usato per curare i cavalli e che può provocare alterazioni enzimatiche e sensibilizzazioni gravi nelle persone.