Come curare e seguire il paziente celiaco.
Giacché quindi, questo elemento è presente in moltissimi cereali, e tramite la loro assunzione può manifestarsi la celiachia, l’unico rimedio possibile è quello di eliminare dalla propria dieta tutti gli alimenti sospetti.
CURARE LA CELIACHIA
Una dieta aglutinica è, attualmente, l’unica forma di cura possibile. Eseguirla, però, è tutt’altro che facile. I motivi principali di questa difficoltà sono essenzialmente 2 e sono individuabili nella qualità degli alimenti ingeriti e nella durata della dieta.
DURATA DELLA DIETA
Una dieta di codesto tipo, per essere efficace, deve essere rispettata per tutta la vita. L’assunzione, infatti, anche di minime quantità di glutine compromette, in maniera talvolta irreversibile, il normale processo di miglioramento istologico (ovverosia di ripristino dei tessuti danneggiati).
QUALITÀ DELLA DIETA
La dieta aglutinica, però, non soltanto deve durare per l’intera esistenza del paziente ma, per essere efficace, deve essere davvero aglutinica. La difficoltà, in questo caso, è data dal fatto che moltissimi alimenti dei più comuni, apparentemente innocui, possano contenere glutine che, anche se presente in minime percentuali, può compromettere il processo di guarigione.
ALIMENTI DA EVITARE
Una dieta aglutinica, come quella proposta poc’anzi, dovrebbe prevedere l’eliminazione di:
– grano e derivati
– orzo e derivati
– segale e derivati
– avena e derivati
– farro e derivati
– kamut e derivati
– frumento e derivati
– spezie
– zucchero a velo
– alimenti aromatizzati
ALIMENTI CONSENTITI
Gli alimenti consigliati, invece, sono ovviamente tutti quelli privi di glutine (attenzione, però, a che non contengano derivati di alimenti ricchi di glutine. La farina di grano e l’amido di mais, per esempio, sono alcuni dei più comuni eccipienti). Tra di essi segnaliamo:
– il riso
– il mais
– il grano saraceno
– il miglio
– la soia
– l’amaranto
– la quinoa
– il pesce
– la frutta
– le verdura
– le carni
– i formaggi
– i legumi
FOLLOW UP
Una dieta di questo tipo, è evidente, causa molti disagi al paziente che, in questo modo, è costretto ad eliminare dalla propria alimentazione elementi nutritivi di fondamentale importanza. È bene, perciò, che il paziente, in concerto con il proprio medico curante, stabilisca la frequenza con la quale sottoporsi a controlli periodici presso centri specializzati.
► TROVATO IL LEGAME TRA CELIACHIA ED OSTEOPOROSI
Questi controlli sono di fondamentale importanza. Tramite essi, infatti, si potranno valutare le condizioni generali di salute del paziente e, in caso di problemi (tra cui segnaliamo osteoporosi, carenza di acido folico, vitamina B12, vitamine liposolubili e ferro), intervenire tempestivamente per correggere o integrare la dieta o le strategie di cura.