In pazienti diabetici si è osservata una compressione arteriosa nel cervello: la rimozione chirurgica di questa sembra efficace nel migliorare le capacità metaboliche nei diabetici.
Lo sostiene un gruppo di medici del Allegheny General Hospital di Pittsburgh negli Stati Uniti, specializzati già da tempo nell’uso della decompressione vascolare per trattare condizioni come vertigini e spasmi.
In precedenti ricerche il team avevano già notato che nel 100% dei casi un piccolo gruppo di pazienti diabetici da loro sottoposti ad operazioni non collegate al disturbo metabolico si osservava la compressione arteriosa del nervo vago nella regione antero laterale del midollo allungato.
La regione si trova nella parte superiore del midollo spinale e controlla funzioni di base per l’organismo come la respirazione e la regolazione della temperatura corporea.
Lo studio, pubblicato su Surgical Neurology International, riporta come in dieci pazienti affetti da diabete di tipo 2 il sollevamento ed il riposizionamento di un’arteria che si trova accanto al nervo vago ha avuto come effetto in questi un miglioramento delle funzioni metaboliche.
Sette su dieci hanno mostrato di rispondere positivamente ai test sul controllo del glucosio, misurata attraverso il rilevamento dei livelli di emoglobina A1c, del glucosio nel sangue e dell’insulina.
I risultati, sebbene di limitate dimensioni per numero di casi, sono comunque da considerare, secondo gli autori come un passo avanti nella comprensione del ruolo che possono avere le compressioni arteriose che agiscono sul sistema nervoso centrale nei diabetici, e se la chirurgia possa essere una terapia efficace per curare questo sottoinsieme significativo di pazienti diabetici.
Fonte LosAngelesTimes