Aggiungere gli antidepressivi ai trattamenti terapeutici tradizionali sembra ridurre la tendenza violenta nelle persone con problemi di alcolismo.
Lo rivela un piccolo studio statunitense, che, sebbene di dimensioni ridotte, sembra poter gettare le basi per una ricerca di più ampie prospettive in merito.
La sperimentazione, condotta su 60 pazienti con problemi di alcoolismo e precedenti di abusi e violenze in famiglia, ha voluto testare gli effetti di un cocktail di trattamenti che prevedeva la somministrazione di fluoxetina (Prozac) insieme a sedute di terapia comportamentale e alcool counseling.
Le tre modalità di intervento in contemporanea sembra abbiano dato risultati più interessanti e significativi che non la semplice applicazione delle terapie comportamentali e del counseling.
I ricercatori del National Institute on Alcohol Abuse and Alcoholism hanno dichiarato che tale sperimentazione, se supportata da altre ricerche più vaste, potrebbe migliorare notevolmente il trattamento dei casi di violenza domestica causata dall’abuso di alcool.
Recenti stime hanno stabilito che nel 70% dei casi di violenza di violenza domestica sono associati a problemi di alcool.
Allo stato attuale, la terapia comportamentale è il trattamento più utilizzato ma molti studi hanno rilevato come questa sia poco efficace nel contenere i comportamenti violenti.
Lo studio, apparso su Journal of Clinical Psychiatry, evidenzia i passaggi della sperimentazione: i pazienti sono stati sottoposti a sedute di terapia comportamentale specificamente orientata a contenere le tendenze violente ed a sedute di sostegno in gruppi di auto-aiuto, come quella offerta dagli Alcolisti Anonimi.
Oltre a ciò i pazienti sono stati trattati, in maniera casuale, con l’antidepressivo o con una pillola placebo una volta al giorno per tre mesi.
Solo 24 uomini hanno completato lo studio di tre mesi, perchè gli altri non sono riusciti a terminare il ciclo della ricerca, sia perchè hanno ricominciato a bere sia perchè sono stati sottoposti a trattamento ospedaliero.
Ma tra gli uomini che hanno completato lo studio, coloro cui era stato somministrato l’antidepressivo hanno mostrato una sensibile riduzione nella misurazione standard di rabbia, irritabilità e comportamenti aggressivi.
Intervistati su eventuali abusi fisici e non sofferti durante il periodo di studio, i coniugi hanno rivelato miglioramenti, sia nel gruppo di coloro che prendevano l’antidepressivo sia nel gruppo trattato con placebo.
Secondo il team di ricercatori la logica che sta alla base dell’efficacia degli antidepressivi in questo contesto è che i perpetratori di violenza domestica hanno dimostrato di essere molto sensibili ai fattori di stress ambientale, per i quali giocano un ruolo di notevole importanza alcune sostanze chimiche nel cervello come la serotonina, che entra in gioco nella regolazione dell’umore.
La fluoxetina è appunto un farmaco della classe degli antidepressivi che lavora come inibitore selettivo della captazione della serotonina.