Almeno un quarto dei ragazzi esposti a film vietati ai minori ha provato a consumare alcool all'insaputa dei genitori.
La ricerca è stata condotta su un campione di 2.406 ragazzi, seguiti in un primo momento attraverso questionari e, a distanza di 13 e 26 mesi attraverso interviste telefoniche.
I ricercatori hanno confrontato l’uso di alcool nei partecipanti, dai 10 ai 14 anni di età, e l’eventualità che questi avessero guardato uno dei 23 film presenti in un elenco di film R-rated.
In questo modo hanno osservato che almeno un quarto dei ragazzi esposti a tali pellicole avesse provato a consumare alcool all’insaputa dei genitori, mentre nei ragazzi che non avevano accesso a determinati film la percentuale di coloro che avevano provato l’alcool si attestava a non più del 3%.
Una ricerca, pubblicata sulla rivista Journal of Studies on Alcohol and Drugs, che rileva l’importanza che può avere l’esposizione a determinati contenuti su un pubblico, quello degli adolescenti, particolarmente sensibile.
Il fatto che i film R-rated siano sconsigliati ai ragazzi, concludono i ricercatori, non significa che i genitori debbano essere più indulgenti se i ragazzi guardano film PG-13, quelli che negli Stati Uniti a grandi linee corrispondono in Italia ai film vietati ai minori di 14 anni.
Secondo i ricercatori infatti molti di questi contengono comunque contenuti sensibili, e molti in realtà andrebbero inclusi nella categoria dei film R-rated.
Fonte USAToday