Fumare da giovani aumenta il rischio di osteoporosi
Anche se le sigarette elettroniche sembrano essere sempre più diffuse, tanto da affermarsi come una vera e propria “moda”, il fumo continua a sedurre anche i giovani che spesso cominciano a fumare a scuola.
È chiaro che chi comincia a fumare a scuola lo fa soprattutto per darsi un tono di fronte agli altri, per assumere un atteggiamento più adulto, ma attenzione perché cominciare a fumare da giovani può aumentare il rischio di osteoporosi.
Il fumo corrode le ossa come sostiene un recente studio del Cincinnati Children’s Hospital Medical Center e delle Università di Cincinnati e della Pennsylvania pubblicato sul Journal of Adolescent Health. Cominciare a fumare in giovane età corrode il tessuto osseo tanto da sviluppare nel corso degli anni addirittura l’osteoporosi.
In pratica quando questi ex ragazzi diventeranno anziani potranno essere maggiormente esposti al rischio di fratture visto che le ossa saranno molto più fragili.
FUMO DANNEGGIA E INVECCHIA IL CERVELLO
Tra l’altro è noto che nel corso di tutta la vita il tessuto osseo tende a cambiare, ma l’adolescenza è un periodo cruciale perché è proprio in questo lasso di tempo che si accumula il 50% della massa ossea e che si creano i presupposti di uno scheletro forte.
Nel caso delle donne poi, con l’arrivo della menopausa comincia anche la perdita del tessuto osseo e la massa ossea accumulata durante l’adolescenza si rivelerà fondamentale.
COME NASCE IL DESIDERIO DI UNA SIGARETTA
Lo studio americano si è concentrato sull’analisi di 262 ragazze fumatrici e non fumatrici di età compresa fra i 11 e 19 anni: le ragazze sono state sottoposte tre volte l’anno a una serie di analisi specifiche (Mineralometria Ossea Computerizzata (MOC) e tomografia BMD (bone mineral density) dell’anca e della colonna lombare). I dati emersi sono stati decisamente preoccupanti visto che all’età di 19 anni, le fumatrici mostravano di essere rimaste indietro addirittura di un anno nell’accumulo di minerali ossei.
Lo studio ha provato che la causa responsabile stava proprio nel fumo anche dopo aver eliminato tutte le altre varianti, come la razza, il grado di depressione l’attività fisica giornaliera o il consumo di alcool.
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