Dormire a pancia in su, in posizione supina, sarebbe utile per prevenire, o combattere, numerosi disturbi quali dolori cervicali e muscolari.
Secondo una recente ricerca della Covenant Health System (organizzazione cattolica non-profit operativa soprattutto nel New England), coricarsi supini potrebbe contribuire ad attenuare alcuni dei più comuni disturbi quali:
– dolori cervicali
– dolori alla schiena
– comparsa delle rughe
– reflusso gastroesofageo
Le motivazioni di questa sconcertante rivelazione, secondo i ricercatori coinvolti nell’indagine, sarebbero da ricercare nel fatto che codesta posizione, quella supina, appunto, sarebbe una posizione neutra che tutto l’organismo, ed ogni parte di esso, sarebbe in grado di assumere naturalmente, distendendosi adeguatamente, senza sforzi, strappi o contratture.
Le altre classiche posizioni, pensiamo, soprattutto, a quella prona o sul fianco, sarebbe da evitare il più possibile.
Nel primo caso, infatti, il peso corporeo costringe lo stomaco in una posizione innaturale che favorirebbe il reflusso degli acidi gastrici nell’esofago,causando la cosiddetta acidità di cui soffrono moltissime persone.
La seconda, invece, la cosiddetta posizione fetale, causerebbe danni a carico di collo e spalle poiché il braccio d’appoggio non consentirebbe un adeguato appoggio della spina dorsale, che rimarrebbe contratta e dolorante causando, nel lungo periodo, infiammazione dei nervi, intorpidimento, formicolio degli arti.
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Non è, però, esente da rischi nemmeno la posizione supina. Se, infatti, può risultare davvero utile per quanti non soffrano di problemi preesistenti, è vivamente sconsigliata a quanti siano affetti da asma o da apnee notturne.
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