Sindrome ipocinetica

Dopo aver parlato della sindrome Treacher – Collins, della sindrome di Tako Tsubo, della sindrome di Gilbert, della sindrome di Lambert Eaton, della sindrome di Meniere, della sindrome di De Quervain, della sindrome di Dubin Jonhson e della sindrome di Marfan, oggi vogliamo parlare della sindrome ipocinetica.
La sindrome ipocinetica è una patologia che è caratterizzata da un’assenza di autonomia del movimento che può avere un’insorgenza progressiva od un insorgenza acuta.


In questa patologia sono coinvolti diversi organi, come l’apparato muscolare, l’apparato cardiocircolatorio, l’apparato respiratorio, quello osteoarticolare, quello gastroenterico, quello urinario e quello neuropsicologico.

In più si verificano diverse lesioni da decubito ossia una lesione dei tessuti , con evoluzione necrotica,che interessa la cute,il derma e gli strati sottocutanei,fino a raggiungerne , nei casi più gravi,la muscolatura e le ossa.

Questo avviene a causa di una prolungata compressione della parte interessata (come essere bloccati in un letto sempre nella stessa posizione) che provoca uno stress meccanico dei tessuti e la conseguente ostruzione dei vasi sanguigni.
Di solito la sindrome ipocinetica è una patologia che interessa l’ambito geriatrico poichè è la conseguenza di una prolungata immobilizzazione a letto, alla quale sono costretti pazienti anziani particolarmente delicati.

Se questa malattia non viene curata in modo appropriato e definitivo, essa porta inesorabilmente l’anziano ad uno stato di disabilità che peggiora di giorno in giorno fino anche arrivare in alcuni casi addirittura alla morte.

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