A causa dell'aumento dei tassi di obesità, ai pazienti potrebbero essere prescritte dosi di antibiotici più massicce.
L’osservazione si basa sul fatto che la popolazione occidentale in generale rivela una crescita sostenuta dell’obesità e delle dimensioni corporee.
La preoccupazione dei medici diventa quindi quella di capire se le stesse dosi di antibiotici attualmente utilizzate debbano in futuro subire una modifica a causa di questo cambiamento, se , per esempio, le industrie farmaceutiche debbano produrre gli antibiotici in dosi più differenziate rispetto a quanto viene fatto attualmente.
Viene quindi messo in discussione un dei principi su cui si basa fino ad oggi la somministrazione di antibiotici, “una dose uguale per tutti”.
Secondo i medici che hanno condotto lo studio è sempre più evidente infatti che l’uso di dosi standard di antibiotici per tutti gli adulti, indipendentemente dalle dimensioni, è diventato obsoleto: sia le dimensioni del corpo, sia la presenza di grasso in eccesso possono infatti rendere inefficace l’azione dell’antibiotico.
Una dose sbagliata del farmaco, per esempio troppo scarsa per combattere l’infezione, può provocare un altro fenomeno cui oggi i medici guardano con preoccupazione, quello di contribuire a sviluppare microorganismi resistenti al farmaco.
Allo stesso modo, nei pazienti il cui corpo è di dimensioni ridotte, la stesa dose, inefficace nelle persone di grosse dimensioni, potrebbe scatenare nell’organismo una serie di effetti collaterali anche seri.
Una preoccupazione che si affianca a quella, molto dibattuta di recente nella comunità medica e scientifica, che ritiene che gli antibiotici hanno una diffusione troppo massiccia e troppo spesso vengono somministrati in eccesso.
Fonte BBCNews