Come si esegue la scintigrafia

di Emma

La scintigrafia è una tecnica diagnostica di medicina nucleare: come si esegue, i rischi e le controindicazioni

La scintigrafia è una particolare tecnica diagnostica di medicina nucleare che si basa sul rilevamento delle radiazioni emesse dall’organismo in seguito alla somministrazione di farmaci radioattivi.

I segnali emessi vengono successivamente rilevati ed elaborati in modo tale da fornire un’indagine accurata sulla funzionalità e sullo stato degli organi interessati, come cuore, tiroide, cervello, fegato, ma anche ossa.

L’apparecchio che esegue la scintigrafia non emette direttamente le radiazioni, ma le riceve  dagli organi del paziente in base al tracciante. Tra l’altro gli isotopi radioattivi che vengono utilizzati nella scintigrafia vengono sempre associati a farmaci specifici o sostanze biochimiche che via via si distribuiscono e interagiscono con l’organismo.

È per questo che le sostanze veicolanti variano in base al tipo di tessuto da analizzare visto che vanno a svolgere un ruolo diverso per ogni organo. In pratica la maggiore o minore concentrazione della radiomarcatura del farmaco somministrato all’interno della zona interessata ne evidenzia l’attività andando anche a mostrare l’eventuale presenza di tumore. La scintigrafia è un esame semplice e indolore che richiede la somministrazione del tracciante radioattivo per via endovenosa (la quantità del farmaco varia in base al peso corporeo).

Le dosi di isotopo somministrate (in genere iodio o cromo) non sono molto basse e non comportano rischi significativi per il paziente che si sottopone all’esame che tuttavia viene sconsigliato durante la gravidanza.

COME PREPARARSI AD AFFRONTARE I TEST DIAGNOSTICI

In genere non viene richiesta una preparazione specifica salvo casi particolari (come la sospensione di particolari farmaci): dopo la somministrazione del farmaco è necessario attendere il tempo necessario trascorso il quale il paziente sarà fatto distendere su un lettino: tutti i movimenti rotatori intorno all’organismo necessari per l’esame saranno condotti dall’apparecchio, detto gamma camera. Si tratta di una struttura aperta che non comporta controindicazioni per le persone che soffrono di claustrofobia.

Terminato l’esame il paziente può riprendere le attività quotidiane: generalmente viene invitato dal medico ad assumere più liquidi del solito per favorire l’eliminazione del radiofarmaco o a lavarsi molto accuratamente le mani. Inoltre nelle ore immediatamente successive alla scintigrafia è consigliabile che il paziente eviti il contatto con bambini piccoli e donne in gravidanza

 
Foto Thinkstock

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