La dermatite al nichel è una malattia molto diffusa ma è anche una tra le più difficili da trattare; in questi giorni però il Brigham and Women's Hospital di Boston ha messo a punto una pomata a base di nanoparticelle di calcio, che sembra essere un valido aiuto a questo problema
La dermatite al nichel è una malattia molto diffusa ma è anche una tra le più difficili da trattare; in questi giorni però il Brigham and Women’s Hospital di Boston ha messo a punto una pomata a base di nanoparticelle di calcio, che sembra essere un valido aiuto a questo problema.
Sembra infatti, secondo un recente studio, che le nanoparticelle siano in grado di bloccare gli effetti che ha il metallo sull’epidermide, la cui reazione può essere scatenata da molteplici fattori e dal contatto di centinaia di oggetti che contengono nichel, a partire dalle monete, passando da alcuni gioielli, fino ad arrivare ad alcuni particolari tessuti.
Oltre al prurito, la pelle si infiamma e si screpola fino a creare delle ferite che fanno fatica a rimarginarsi; con questa pomata invece, le nanoparticelle di calcio si legano al metallo, non penetrando nella cute e non permettendo così al metallo di sprigionare i propri effetti.
L’innovazione di questa crema sta nel fatto che le nanoparticelle sono state progettate in modo tale che non riescano a penetrare negli strati sottocutanei, ma che allo stesso tempo siano abbastanza grandi per bloccare il metallo.
Tra poco dovrebbe entrare sul mercato e, a quanto pare non avrebbe effetti collaterali.