Sono ormai più di 6,5 milioni le dosi di vaccino antinfluenzale che il Ministero della Salute, grazie alla collaborazione dell'Agenzia Italiana del Farmaco e del Nucleo Antisofisticazioni dei Carabinieri, avrebbe sino ad oggi provveduto a ritirare dal mercato.
Moltissime di queste dosi, stando a quanto dichiarato dalla aziende farmaceutiche direttamente coinvolte, quali la multinazionale svizzera Novartis e la multinazionale olandese Crucell, non sarebbero mai state nemmeno distribuite giacché, per ammissione stessa delle realtà industriali coinvolte, sarebbero state messe in quarantena, su indicazione dell’AIFA e dietro consiglio del Ministero della Salute, ben prima di approdare presso farmacie ed ambulatori italiani ed europei.
Nonostante queste rassicurazioni rischia comunque di scoppiare il panico, per lo meno a Roma, giacché alcune dosi dei vaccini incriminati della Novartis sarebbero state non solamente distribuite bensì anche e soprattutto, purtroppo, utilizzate da un considerevole numero di pazienti tra i quali sarebbero presenti innumerevoli bambini.
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Stando a quanto dichiarato dai responsabili delle Aziende Sanitarie Locali romane ReM ed F sembrerebbe infatti verosimile che ben 300 dosi dei su indicati vaccini, ovverosia Agrippal, Influpozzi subunità, Influpozzi adiuvato e Fluad, siano state iniettate in altrettante persone poco prima che i medici romani venissero informati dei rischi.
Purtroppo, al momento, non si conoscerebbero altri dettagli relativi alla scabrosa vicenda oggi alla nostra attenzione e né il Ministero della Salute né i medici di base avrebbero rilasciato la benché minima dichiarazione sull’argomento né, tanto meno, avrebbero dato indicazioni ai pazienti possibilmente coinvolti su quali comportamenti adottare in caso di sintomi sospetti o effetti collaterali inaspettati.
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