Sentenze contro le quali il Sistema Sanitario Nazionale si sarebbe scagliato con molta forza, decidendo di ricorrere in Corte d'Apello in entrambi i casi, ma comunque destinate a far discutere accesamente le parti in causa.
► PREVENIRE I DISTURBI INVERNALI CON LA DIETA
Il primo, ovverosia il Tribunale di Rimini, avrebbe, in particolar modo, emesso una sentenza all’interno della quale si leggerebbero le parole: “Con ragionevole probabilità scientifica la malattia è correlata alla somministrazione del trivalente presso la Asl di Riccione!
► DIETA NATURALE PER COMBATTERE LE MALATTIE INFLUENZALI
Il secondo, ovverosia il Tribunale di Torino, avrebbe addirittura deciso che la famiglia della vittima, una ragazza di ventinove anni ormai da ventiquattro in coma vegetativo a causa della tragiche conseguenze di una vaccinazione trivalente sbagliata, dovrà venir risarcita con una cifra equivalente a quasi 2 miliardi di euro.
► PREVENIRE L’INFLUENZA STAGIONALE
Sentenze contro le quali il Sistema Sanitario Nazionale si sarebbe scagliato con molta forza, decidendo di ricorrere in Corte d’Apello in entrambi i casi, ma comunque destinate a far discutere accesamente le parti in causa.
Da una parte i pediatri della Società Italiana di Pediatria che, compatti oggi più che mai, avrebbero ulteriormente e con forza ribadito la convinzione, basata su dati clinici e scientifici, che i vaccini non possano causare l’autismo e che i vantaggi della vaccinazione superano, di gran lunga, i possibili effetti collaterali dei più differenti vaccini.
Dall’altra, invece, le associazioni delle vittime, quali il Comilva (ovverosia Coordinamento del Movimento Italiano per la Libertà delle Vaccinazioni), e dei consumatori, quali il Codacons (ovverosia Coordinamento delle Associazioni per la Difesa dell’Ambiente e dei Diritti degli Utenti e dei Consumatori), che sulla base delle proprie esperienze e delle esperienze dei più differenti Paesi dell’Unione Europea chiederebbero l’abolizione di qualsiasi vaccinazione obbligatoria.
In mezzo, come sempre, le famiglie di tutta Italia che, oggi più che mai, sarebbero estremamente confuse sull’argomento e, purtroppo, non potrebbero godere della possibilità di venir informate, in maniera concreta, delle peculiarità della questione oggi alla nostra attenzione.