Purtroppo ciò vale anche per le più gravi, severe e catastrofiche epidemie giacché, debellata una qualsiasi patologia, subito ne verrebbe scoperta un'altra che attanaglierebbe l'umanità sino alla comparsa di una terza malattia ancor più imponente e difficile da contrastare.
► INDIVIDUATI I MARKER GENETICI DELL’HIV
Purtroppo ciò vale anche per le più gravi, severe e catastrofiche epidemie giacché, debellata una qualsiasi patologia, subito ne verrebbe scoperta un’altra, verosimilmente peggiore della prima, che attanaglierebbe l’umanità sino alla comparsa di una terza malattia ancor più imponente e difficile da contrastare.
► SVILUPPATO VACCINO CONTRO L’AIDS
La storia dell’umanità, se ben ricordate, sarebbe costellata di tali drammatiche ricorrenze ed anche l’epoca contemporanea, pur con tutta l’evoluzione tecnologica a propria disposizione, non ne sarebbe affatto esente.
► INDIVIDUATO IL PUNTO DEBOLE DELL’HIV
E’ notizia proprio di queste ore, infatti, che ricercatori e scienziati di mezzo mondo avrebbero individuato nel Morbo di Chagas, che ormai avrebbe contagiato circa 15 milioni di persone in tutto il mondo (la maggior parte delle quali, equivalente a circa 8 – 11 milioni di individui, si troverebbe distribuita tra Bolivia, Messico e Colombia), l’AIDS del futuro.
Codesta inquietante somiglianza sarebbe stata suggerita agli esperti di epidemiologia di tutto il globo dalle similitudini che indiscutibilmente accomunerebbero i due morbi quali, a titolo puramente esemplificativo, la rapidità di diffusione, la difficoltà di individuazione e diagnosi, la precisa e netta distinzione tra una prima fase acuta, caratterizzata da sintomi blandi e di scarso interesse (del tutto paragonabili a quello di un banale raffreddore), e da una seconda fase cronica, che potrebbe succedere alla prima anche dopo parecchi anni, caratterizzata dai sintomi neurologici, cardiaci e gastrointestinali che sarebbero in grado di condurre l’individuo alla morte.