Aumentando il numero di prescrizioni di farmaci per l'ADHD, aumenta in modo considerevole anche l'abuso di questi. E' il preoccupante..
I dati poi, provengono esclusivamente dai centri antiveleno distribuiti nel territorio statunitense, ed i ricercatori del Cincinnati Children’s Hospital Medical che hanno condotto lo studio affermano che probabilmente sono dati sottostimati rispetto all’abuso reale.
L’ADHD è comunemente trattato con farmaci stimolanti, a base di anfetamine (Adderall) e metilfenidato (Ritalin, Concerta), che hanno un effetto, considerato “paradosso”, sui ragazzi “agitati”: pur essendo infatti le anfetamine farmaci stimolanti esse contribuiscono a mantenere i livelli di attenzione dei ragazzi ad un livello tale da permetter loro di contenere la vivacità ed avere buoni risultati a scuola e nei rapporti sociali.
I ricercatori hanno valutato i casi di abuso intenzionale o uso improprio dei farmaci ADHD nei giovani dai 13 ai 19 anni dal 1998 al 2005 esaminando i dati forniti dai centri antiveleni statunitensi.
Durante questo periodo il numero di chiamate ai centri di controllo per quanto riguarda l’uso di farmaci per l’ADHD è passato dalle 330 chiamate durante il primo anno alle 581 chiamate dell’ultimo anno preso in considerazione.
Preoccupante anche il fatto che i dati raccolti non fanno luce sul fatto che non si sa se l’abuso riguarda ragazzi cui è stato diagnosticata l’ADHD oppure ragazzi che, visto la disponibilità sempre maggiore dei farmaci, avessero cominciato ad utilizzarlo senza essere affetti dal disturbo.
Lo studio riporta che questi farmaci sono tra le sostanze stupefacenti più utilizzate dai giovani, insieme con la marijuana, ed il loro abuso è anche dovuto al fatto che i ragazzi, visto che il farmaco è stato prescritto dal medico, considerano questo “sicuro” dal punto di vista della salute.
Eppure studi e storia medica hanno già evidenziato come le sostanze contenute nelle pillole, anfetamine e metilfenidato, sono altamente pericolose, e provocano dipendenza e problemi di salute al pari di tante droghe illegali (In Italia infatti il Ritalin, prima di essere rimesso in commercio era vietato ed iscritto nella tabella I delle sostanze stupefacenti, a fianco di eroina, cocaina etc.).
Fonte:HealthDay